giovedì 3 giugno 2010

Segregata e ridotta in schiavitù


03/06/2010

Vincenzo Ammaliato
Il perfido e crudele cliché è sempre lo stesso e ben rodato: trafficanti d'uomini la rintracciano giovanissima ed attraente nel suo villaggio sperduto fra le lande nigeriane. La ingannano con la promessa di un buon lavoro e un posto d'onore al banchetto della ricca e prosperosa Europa. Segue il lungo e faticoso viaggio verso la terra promessa. Spesso viaggia a piedi, come per attraversare attraversando l'immenso deserto del Sahara, oppure stipata su qualche malandata jeep insieme ad altre decine di persone. Da cui segue la svilente attesa in Libia dell'arrivo di un barcone della disperazione (o, speranza, a secondo dei punti di vista) per l'attraversamento del Mediterraneo. E una volta giunta in Italia, la scoperta dell'amara verità, con l'avvio immediato ai marciapiedi, non dopo aver subito la sottrazione dei documenti ed essere stata sottoposta a riti wodoo per evitare che le venisse in mente di fuggire. Violenza su violenza in un vortice che non sembra finire mai. O quasi mai. Qualcosa, però, nel caso di una ragazza nigeriana ventiseienne, vittima di un'organizzazione criminale per lo sfruttamento della prostituzione che aveva base operativa a Castelvolturno, è andata storta. La giovane, che chiameremo ”Stella”, ha avuto il coraggio di sfidare i propri protettori e le maledizioni che le sarebbero piovute addosso rompendo il rito wodoo, ed ha denunciato alle forze dell'ordine i suoi carnefici. Per riavere i suoi documenti, hanno appurato le indagini, Stella avrebbe dovuto pagare alla sua «maman» e al marito una sorta di riscatto equivalente alla somma di trentacinquemila euro, oltre ai soldi che doveva agli stessi mese per mese per l'affitto e il vitto che gli garantivano. La procura di Napoli, finalmente, ha messo fine a tutto questo emettendo due ordini di custodia cautelare proprio nei confronti della coppia di sfruttatori. Entrambi della stessa nazionalità di Stella (Nigeriani), lui si chiama Osadebe Goastine, è stato raggiunto dall'ordine di custodia cautelare direttamente in carcere dove si trova per scontare un altro reato. Mentre la moglie è tutt'ora ricercata dalle forze dell'ordine. Per la giovane ventiseienne, invece, adesso si aprono le porte per l'agognata integrazione in Europa. Grazie alla sua collaborazione con la magistratura e le forze dell'ordine, infatti, potrà godere di uno speciale permesso di soggiorno, che le permetterà di realizzare finalmente il suo sogno. Per lei è prevista la protezione fino al completamento del processo. Dopodiché sono previsti dei delicati processi di inserimento sociale, che passano per il supporto psicologico, all'insegnamento della lingua e delle leggi italiani. Percorso che si conclude con l'offerta di un regolare posto di lavoro. E mentre per Stella si crea uno spazio nel banchetto dell'Europa, centinaia di sue connazionali continuano giorno e notte ad essere schiave delle loro maman che le obbligano a vendere sulle strade della provincia di Caserta la propria carne e la propria anima a libidinosi clienti italiani. Non bastano le multe, non bastano i posti di blocco: ogni giorno la sfida è sempre la stessa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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