sabato 29 agosto 2009

taci, SOTTACI, e parla d'altro!

+ Ciao, ci sei? sei qui?
* Hei!!, sì che ci sono, ma non urlare! E poi, tu chi sei? Perché mi stai cercando?
+ bhé, io sono…sono semplicemente.... sono io, e avrei bisogno di parlare un po’ con te!
* ok, Dimmi?!
+ Sai, spesso sono accusato dalla gente del posto dove vivo di denigrare la zona e con essa tutti i suoi cittadini…
* Ed è vero!?
+ bhè, no, almeno penso di no! Semplicemente, cerco di raccontare nel migliore dei modi che mi riesce ciò che mi circonda e spesso denuncio pubblicamente quello che mi fa più rabbia!
* Le tue valutazioni probabilmente saranno soggettive, e pertanto potrebbero in alcuni casi offendere taluni!
+ ma cerco sempre d'impegnarmi ad analizzare i fatti e le situazione da un punto di vista non personale!
* e allora, se hai già tutte le risposte, perché sei venuto a cercarmi!?
+ Perché di recente una persona con la quale ho avuto un duro scontro verbale mi ha detto che la mia posizione è di base errata, perché è quella di chi non ha il cordone ombelicale legato al territorio!
* Ed è vero questo!?
+ Né i miei genitori, né io sono nato in questa terra, ma che centra questo col mio ruolo di cittadino residente!?
* Ti puoi spiegare meglio!?
+ Non devo essere originario di un luogo da sette generazioni per incavolarmi se ad esempio le spiagge libere sono pochissime e si trovano tutte a ridosso degli scarichi fognari. E che tutto il resto, circa il 90% della costa è data in concessione per gli stabilimenti balneari ed è praticamente blindata. Per accede all’arenile bisogna necessariamente pagare la “discesa” al gestore. E che addirittura la spiaggia nei mesi invernali è tenuta chiusa dai titolari dei lidi!?
* Bhé, sai che affollamento disordinato se fossero tutte libere le spiagge!?. E poi i problemi che avrebbero i gestori dei lidi se non ci fossero le cancellate: subirebbero furti alle attrezzature quotidiani.
+ Capisco la loro posizione, ma si potrebbero organizzare come fanno i loro colleghi in tutto il resto d’Italia. E poi, perché non lasciare lo spazio di spiaggia libera fra uno stabilimento e l’altro come previsto dalla legge?!
* In effetti sei un po’ pesante; potresti interessarti anche di altro del territorio dove vivi!
+ Per esempio?
* Per esempio della bella pineta che c’è in zona
+ Già, ben dodici chilometri lineari di pini e lecci, ma anche la pineta è completamente recintata. E a differenza della spiaggia non vi si può accedere neanche pagando!
* Ma questo è un problema che sarà sicuramente risolto…
+ Già, risolto come promettono da anni di risolvere l’inquinamento marino. Nel resto d’Itala il 90% delle acque costiere sono balneabili. Nel mio paese la proporzione è opposta: 90% di costa interdetta al tuffo a causa del forte inquinamento marino provocato da presenza di inquinanti biologici e chimici!
* Ma vedi che hanno ragione i tuoi detrattori! Facendo il bagno nelle acque del posto nessuno ci ha mai lasciato la pelle. Per cui, puoi anche sottacere su questo tema, in ballo c’è l’economia dell’intera zona!
+ non si fa il bene dell’economia trascurando la questione sanitaria. C’è in gioco la salute umana, il rischio per la catena alimentare, come fai ad essere così tanto superficiale?!
* non sono io superficiale, ma tu catastrofista, prevenuto e forse anche in cerca di visibilità mediatica
+ Quindi per te vale lo stesso concetto se affronto le questioni delle tonnellate e tonnellate di veleni che hanno intombato nel sottosuolo delle campagne e nei laghetti?! E che hanno inquinato le falde acquifere fino ad una profondità in alcune zone di oltre quaranta metri?
* Sottaci su questi temi, si crea solo allarmismo e isteria collettiva
+ Me se negli ultimi anni ho perso decine di conoscenti per mali incurabili e molti di questi non erano neanche arrivati ai sessanta anni. Qualche collegamento potrebbe anche esserci?
* Ma se non le fanno i medici queste analisi e congetture, perché dovresti farlo tu!? Sottaci!
+ Ma se ho anche il timore ad utilizzare l’acqua che esce dal rubinetto (quando esce che non viene razionata), come faccio a sottacere?
* Sì, mò l’acqua inquinate e le fesserie che sostengono quegli imbecilli degli americani, ingigantite da gente come te che le strombazza sui giornali tutti i giorni. Se si fosse sottaciuto dal primo momento su questo tema nessuno militare della Nato avrebbe lasciato le case per la quali pagavano fitti da due, tremila euro. Ma perché, i paesi limitrofi ai tuoi non hanno gli stessi problemi?
+ E questo che centra?
*Centra eccome, perchè loro non hanno gente come te che sente di dover denunciare e arrabbiarsi e vanno avanti lisci nonostante stiano peggio di noi. Nonostante, ad esempio, non abbiano l’aria pura come la nostra!
+ Ma se la sera dobbiamo addirittura chiudere le finestre anche in estate per evitare che i fumi dei continui e perpetui roghi abusivi nelle campagne ci attacchino alla gola!?
* Sottaci, e adesso ti anticipo anche, prima che mi sciolini tante altre imbecillate:
* sottaci sull’abusivismo edilizio e sul fatto che la tua è la terza città al mondo per cubatura costruita illegalmente, senza individuare peraltro colpevoli,
Sottaci sul fatto che la campagna sia pregna di diossina che avvelena le bufale, sulla brucellosi, sulla lingua blu e sui siringoni di testosterone,
Sottaci sul fatto che la zona sia la base logistica in Italia della potente mafia dei nigeriani,
Sottaci sul fatto che ogni operatore economico della zona, piccolo o grande che sia, debba contribuire a Pasqua Natale e ferragosto a sostenere le famiglie dei carcerati,
Sottaci sul fatto che l’anno scorso in dieci mesi un manipolo di tossicodipendenti, definiti “camorristi”, abbia tolto la vita (ammazzato) a diciassette (17) persone,
Sottaci sul fatto…
+ Aspetta…
* Che c’è?, ti rode?!
+ No! Solo che non penso che tu sia la coscenza della gente del posto dove vivo che ha il cordone ombelicale legato al territorio. Conosco molte persone originarie della zona e gran parte di loro era con me nel grattacielo abbandonato e mi ha aiutato e sostenuto nel grido.
* Forse hai ragione, forse non sono quello che tu credevi. E se fossi proprio la tua di coscienza?! In ogni caso, sottaci(?)

mercoledì 26 agosto 2009

«Non sarò mafioso» picchiato e rapinato
20/08/2009 Nigeriano denuncia connazionali. Muratore in nero ha rifiutato di spacciare cocaina e soldi falsi

VINCENZO AMMALIATO Undici mesi dopo l’eccidio della notte di San Gennaro, e a un anno esatto dalla tentata strage contro un gruppo di una quindicina di africani riuniti a casa del presidente dell’associazione dei nigeriani, Teddy Egowman, sulla Domiziana cala l’ombra della mafia nigeriana. Sono cinque gli immigrati africani arrestati ieri dagli agenti del commissariato di polizia con le pesanti accuse di rapina aggravata e continuata, sequestro di persona e tentata estorsione. A far scattare l’operazione, la denuncia di un uomo di origine nigeriana, il quale ha raccontato ai poliziotti una storia particolarmente raccapricciante. L’uomo, immigrato senza permesso di soggiorno, ha detto di essere stato vittima due giorni fa di una violenta aggressione e di una rapina da parte di un gruppo di connazionali intrufolatisi nella sua abitazione del Villaggio Agricolo. I malviventi, dopo averlo pestato a schiaffi, pugni e calci gli avrebbero rubato l’intera somma di denaro che aveva con sé, centoquaranta euro. E poi, il giorno seguente, sarebbero ritornati, ma in numero più consistente (almeno una dozzina) e lo avrebbero sequestrato. L’immigrato nigeriano sarebbe stato condotto in via Mezzagni, una zona di aperta campagna, nei pressi di un laghetto abbandonato. Qui sarebbe stato nuovamente picchiato, rapinato del suo telefono cellulare e sarebbe stato minacciato di morte e che il suo corpo sarebbe stato nascosto nel fondo del laghetto. Un attimo di distrazione del gruppo, però, avrebbe permesso alla vittima di scappare e chiedere aiuto a un automobilista di passaggio che lo avrebbe accompagnato alla vicina clinica Pineta Grande, dove finalmente dopo essere stato medicato sarebbe finita la sua odissea con la denuncia alla polizia. Gli agenti hanno rintracciato cinque delle dodici persone denunciate dalla vittima, e per loro sono scattate immediatamente le manette e il trasferimento al carcere di San Tammaro, in quanto in loro possesso è stato trovato il telefono cellulare e la relativa sim card di proprietà del denunciate. Alla base del doppio raid subito dall’immigrato non ci sarebbe, però, la rapina. L’uomo, nei giorni scorsi, sarebbe stato vittima di numerose pressioni da parte dei suoi connazionali, accusati di far parte della mafia nigeriana, affinché entrasse anche lui nell’organizzazione criminale che in zona gestisce traffico di droga, sfruttamento della prostituzione e smercio di banconote false. E il suo netto rifiuto sarebbe all’origine del doppio blitz. «Io mi guadagno da vivere facendo il muratore a nero e questo mi basta - ha detto l’immigrato ai poliziotti - Non voglio fare quel tipo di vita». Per l’uomo adesso potrebbe scattare uno specifico programma di protezione che prevede anche la concessione del permesso di soggiorno.


26/08/2009
Torna la banda della Stilo bianca nigeriani aggrediscono liberiano
Invitato a prestare soccorso a un ammalato, è stato invece picchiato, derubato e sequestrato. Vittima della trappola, un giovane immigrato di nazionalità liberiana (le cui generalità sono state tenute segrete dalla polizia per ragioni di sicurezza). Stando a quanto riferito alle forze dell'ordine, la sua odissea sarebbe iniziata lunedì alle 20, subito dopo il ritorno dal lavoro in campagna, nei pressi dell’abitazione dove vive a Destra Volturno. Si trovava al volante della sua autovettura quando avrebbe incontrato un nigeriano che conosceva di vista e che gli avrebbe chiesto di accompagnare alla vicina cinica un suo fratello che si trovava gravemente ammalato nel letto di casa. Avrebbe accettato la richiesta, ma arrivato nell’abitazione non avrebbe trovato alcun ammalato. C’erano, invece, quattro uomini che lo avrebbero immobilizzato, picchiato a calci, pugni, e poi rapinato del denaro che aveva con sé (circa cento euro) e di due telefoni cellulari. Non contento, il gruppo gli avrebbe puntato un coltello alla gola e obbligato a guidare la sua autovettura in una destinazione rimasta ignota. Appena giunto sulla via Domiziana il liberiano avrebbe accelerato al massimo il pedale dell’acceleratore creando un incidente stradale. Questo gli avrebbe permesso di scappare e rifugiarsi nel vicino commissariato. Scattate le indagini, la polizia ha arrestato uno dei quattro ricercati, che è stato riconosciuto dalla vittima e condotto in carcere. Sono tuttora in corso le ricerche degli altri uomini del commando. Soprattutto, è ricercata una Fiat Stilo bianca, utilizzata sia per scappare dal luogo dell’incidente dai quattro malviventi, sia nel sequestro di persona eseguito da un gruppo da altri cinque nigeriani durante un caso analogo avvenuto sempre a Castelvolturno cinque giorni fa. vi.am.


28/08/09
ANCHE IL PIZZO SI FA NERO A CASTELVOLTURNO
Il suo nome è Chrisbell Okoro. È stato arrestato ieri dagli
uomini del locale commissariato con l’accusa d’estorsione aggravata.
A far scattare le manette per l’immigrato nigeriano residente
A Castelvolturno con regolare permesso di soggiorno è
stata la denuncia di una sua connazionale, titolare lungo la via
Domiziana di un negozio di telefonia internazionale.
Stando a quanto dichiarato dalla presunta
vittima, l’estorsore, che ha dei precedenti penali per associazione
a delinquere finalizzata al traffico di droga, avrebbe preteso il pizzo sui proventi
ricavati dall'attività che gestisce: cinquecento euro al
mese, che molto probabilmente sarebbero finiti nella
cassa dei temibili "The Eye" (I Rapaci), la mafia
nigeriana che sul litorale domizio ha una sua
consolidata base. L'immigrato arrestato non risulta
essere direttamente coinvolto nelle rapine e nei
sequestri di persona ai danni di extracomunitari avvenuti
a Castelvolturno nelle ultime due settimane. Gli
inquirenti, però, non escludono che faccia parte del
sodalizio criminale responsabile della recente escalation di questi reati.