martedì 3 marzo 2009

Rifiuti speciali sversati nei laghetti artificiali


03/03/2009
Aveva l’autorizzazione per trattare inerti e scarti edilizi. I carabinieri del nucleo ambientale di Caserta fra calcinacci e pietre di tufo, invece, hanno scoperto depositati rifiuti d’ogni genere e anche quelli di tipo «speciale». Per questo lo scorso 19 gennaio avevano chiesto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere il sequestro preventivo della discarica di via Occidentale, a Castelvolturno, in località Libarone. Ieri la Procura ha disposto il provvedimento di chiusura del sito e i militari dell’arma del Noe hanno potuto apporre i sigilli all’intera area che si estende su oltre un ettaro. Quattro i capi d’imputazione ai quali dovrà rispondere il proprietario della discarica, fra i quali smaltimento di rifiuti pericolosi senza le necessarie autorizzazioni. La zona dove si trova il sito è quella dei laghetti artificiali, dove per anni sono state estratte tonnellate di sabbia in maniera illegale destinare all’edilizia. L’area fu sequestrata dall’autorità giudiziaria nel 2005. Subito le istituzioni locali s’impegnarono nella realizzazione in zona di un parco naturale. Evidentemente il business dei rifiuti corre molto più velocemente delle promesse dei politici.

Spiaggia più corta, estate senza ombrelloni


03/03/2009
Castelvolturno: l’erosione ha mangiato altri due metri di arenile. In alcuni tratti non c’è più spazio per i lidi

VINCENZO AMMALIATO La spiaggia di Castelvolturno è fra le più estese d’Italia. Sono pochi, infatti, i comuni costieri che possono vantare trenta chilometri lineari d’arenile. Peraltro, la sabbia del centro domizio ha delle caratteristiche particolari molto apprezzate dai suoi fruitori, essendo sottile e dal colore dorato. Uno solo, in pratica, il difetto della spiaggia di Castelvolturno: anno dopo anno va scomparendo. Le condizioni atmosferiche naturali e l’abusivismo edilizio rappresentano gli ingredienti del cocktail micidiale. Quest’inverno, per altro, la costa casertana è stata sferzata da piogge insistenti che non le hanno concesso tregua. «Solitamente - ricordano gli operatori balneari della zona - l’arenile di Castelvolturno arretra di mezzo metro l’anno». Negli ultimi dodici mesi, invece, l’erosione ha superato i due metri. In alcuni stabilimenti balneari nelle località di Ischitella e di Pesopagano, la prossima estate non sarà possibile piantare neanche una fila di ombrelloni. Eppure, fino a qualche anno fa, le file erano sei o sette. Durante le piogge dello scorso mese di gennaio, addirittura, in un lido di Destra Volturno l’erosione ha provocato una vera e propria frana che ha distrutto parte della struttura in muratura dello stabilimento. Intanto, le istituzioni locali cercano di correre ai ripari con interventi urgentissimi, per non perdere l’ormai imminente stagione estiva, e con programmazioni nel medio e lungo periodo per invertire la rotta che vede la spiaggia ridursi drasticamente ogni anno. Importanti decisioni sono state prese durante una due giorni di intensi lavori negli uffici dell’Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno alla quale hanno preso parte rappresentanti della Regione Campania, del provveditorato alle opere pubbliche di Napoli, della Provincia di Caserta, del Comune di Castelvolturno, dell’Arpac, della Capitaneria di porto, oltre che degli operatori economici interessati. Nel dettaglio, è stato deciso di seguire quanto previsto da uno studio condotto sull’erosione della costa casertana, studio definito «Piano stralcio erosione costiera» preparato dall’Autorità di bacino fiumi Liri-Garigliano e Volturno. Quattro le aree critiche individuate (tre delle quali ricadono nel comune di Castelvolturno). Qui saranno stabilizzate ed eventualmente incrementate le linee di riva attuali grazie alla sistemazione di opere di tipo rigido dislocate trasversalmente alla linea di costa. Saranno opere, garantiscono i promotori, a bassissimo impatto ambientale e visivo, aventi il compito d’intercettare le componenti litoranee del trasporto dei solidi; al contempo, garantiranno una migliore e più equa distribuzione dei sedimenti. Tutto questo permetterà la stabilizzazione della linea di spiaggia. Subito dopo si dovrà intervenire per il ripascimento artificiale dell’arenile - così come è stato già fatto negli anni passati a Marina di Minturno - con possibilità di integrare il suddetto sistema con una barriera soffolta longitudinale che abbia il compito preciso di contenere il ripascimento. Inoltre, l’Autorità di bacino ha anche comunicato che sono state già appaltati i lavori per la realizzazione di barriere a protezione dell’abitato di Ischitella. La Provincia di Caserta ha garantito risorse finanziarie per ulteriori interventi urgenti in difesa della costa segnalati dagli operatori balneari del posto. Sulla tempistica dei lavori, nonché sulla loro effettiva utilità vigilerà un nuovo ente chiamato «tavolo tecnico permanente», che sarà costituito dai rappresentanti di tutte le parti in causa, sia pubblici, sia privati.

lunedì 2 marzo 2009

Villaggio Coppola, l’amarcord degli anni ’70


02/03/2009

La piscina «Il Gabbiano» con il suo trampolino olimpionico, il maneggio in pineta, le serate estive con emozionanti spettacoli di artisti internazionali al Grand Hotel. Oggi, purtroppo a Pinetamare sono rimasti solo fievoli ricordi di ciò che rappresentava la località litoranea negli anni '70 e '80. E le strutture che in quegli anni accoglievano migliaia di vacanzieri e gente scappata dalla metropoli in cerca di tranquillità oggi sono quasi tutte abbandonate. Eppure, grazie al web, quei momenti sono come risorti in numerosi gruppi creati su Facebook, dove è possibile trovare istantanee di una Pinetamare (o Villaggio Coppola, come è chiamata la località litoranea da molti) che ormai non esiste più: il mare incontaminato che bagna la spiaggia dorata del ”settore A”, le passeggiate a cavallo fra i viali fiorati, e tante altre fotografie ingiallite che oggi rappresentano solo l'amarcord di centinaia di persone che frequentavano Pinetamare in quegli anni e che oggi si ritrovano sulla rete a sognare di poter riprovare quelle sensazioni. I loro nomi sono «Quelli del Villaggio Coppola Pinetamare negli anni d'oro 70/80», «Ridateci il Villaggio Coppola degli anni '80», e numerosi altri. Vincenzo Ammaliato