venerdì 27 febbraio 2009

La bimba che vive nel rione fantasma

Il 118 a Destra Volturno: la piccola respira a fatica la mamma non parla italiano ed è ai domiciliari

27/02/2009
VINCENZO AMMALIATO La telefonata al 118 di Castelvolturno arriva alle 21.15, gli operatori si precipitano in direzione nord a sirene spiegate. La centrale di Caserta li ha avvisati che in un quartiere vicino alla loro postazione c'è una bambina che sta male. Un intervento solitamente di routine ma in questo caso la richiesta viene da Destra Volturno, un quartiere dove anche la pietà ha smesso di sperare. Tanto per cominciare la strada («via lago Fusio») non si trova. L'autista richiama la centrale chiede di verificare se l'indirizzo esatto sia «via Lago Fusaro». La risposta è affermativa, inizia la seconda corsa. L'ambulanza arriva finalmente, la via è strettissima, l'autista graffia la fiancata per passare in un tratto ostruito da una vettura parcheggiata male. Sono le 21.33; il barometro segna 2 gradi sopra lo zero. I lampioni del viale sono tutti spenti. Ci sono decine di teste che si intravedono dalle finestre chiuse delle case vicine. Il medico è il primo ad entrare nella casa dagli infissi corrosi dalla salsedine del vicino mare e dai muri anneriti dalla muffa. La bimba, sei-sette anni, è distesa su una brandina e respira a fatica. I sanitari le infilano una mascherina per somministrarle dell'ossigeno, e il medico decide il suo trasferimento nella vicina clinica Pinetagrande. Nella gelida casa oltre alla bimba ammalata ci sono la mamma ed altri due bambini, forse i suoi fratellini, di circa quattro e cinque anni. Nessuno di loro parla bene italiano. La donna, però, riesce a spiegare di essere iugoslava e di trovarsi agli arresti domiciliari, e soprattutto, che la figlia è cardiopatica. «Signora, le spiegano i sanitari, siccome lei è agli arresti domiciliari non può venire con noi». La bimba sdraiata sulla barella a questo punto inizia ad avere terrore; il suo respiro concitato diventa affanno. L'autista chiama di nuovo la centrale: «Avvisate i carabinieri che la mamma della paziente si trova agli arresti domiciliari, e fatela autorizzare ad accompagnare la figlia alla clinica Pinetagrande». Ma non c'è tempo da perdere: il freddo è pungente, l'odore nel viale sempre più acre, la bimba piange ed è in affanno. Il medico decide di non attendere la risposta delle forze dell'ordine e la fa salire in ambulanza. Nel cortile però sono rimasti gli altri due figli della donna da soli, adesso sono loro ad aver paura e piangere. Lo stress dei sanitari aumenta. Per fortuna in quel momento arriva un’automobile nel viale buio, gli operatori sanitari chiedono all'autista di accompagnare i bambini alla clinica. Inizia finalmente la corsa verso Pinetagrande. Qui la bimba è immediatamente ricoverata e trattata dai medici della struttura sanitaria. «È solo stanca, impaurita e infreddolita», dice il responsabile del pronto soccorso di Pineta Grande. La bambina cardiopatica dormirà almeno per una notte in una stanza dalle mura color arancio, con le lenzuola del letto pulite e l'ambiente riscaldato dai termosifoni. Domani tornerà a Destra Volturno, nel viale dove non passano mezzi pubblici, nella casa dove non viene neanche il pediatra, nel quartiere dove non vive nessuno perché sono tutti irregolari. E dove l'unico personaggio che si vede una volta al mese è il proprietario dell'immobile che passa a riscuotere l'affitto.

venerdì 13 febbraio 2009

Rimpasto, la moglie di Croccolo è assessore


13/02/2009
VINCENZO AMMALIATO E alla fine il tanto chiacchierato rimpasto di giunta si è concluso con il botto. Il sindaco di Castelvolturno, Francesco Nuzzo, ha mantenuto fino all'ultimo momento il riserbo più stretto sul nome del nuovo assessore allo sport, spettacolo e istruzione. Poi, ieri mattina, nella sua stanza, l'investitura si è trasformata in una sorta di evento teatrale. E non poteva essere altrimenti, dato che il nuovo esponente della giunta risponde al nome di Daniela Cenciotti. Apprezzata attrice e regista teatrale (ha preso parte anche nella serie televisiva «Carabinieri 5»), il nuovo assessore è anche (e soprattutto) la moglie di colui che è definito l'«ultimo dei caratteristi», Carlo Croccolo. I coniugi Croccolo vivono nel paese litoraneo da una ventina d'anni ma nessuno dei due si era mai impegnato prima nella politica attiva. L’annuncio ha colto di sorpresa molti a Castelvolturno, compreso, a quanto pare, lo stesso Carlo Croccolo. «Sei un vecchio volpone, con un sol colpo hai preso due piccioni», ha detto al telefono l’attore al sindaco Nuzzo, appena ha saputo della nomina della moglie. Croccolo ha garantito al primo cittadino che compatibilmente con i suoi impegni darà una mano alla consorte nel delicato impegno. «Sono particolarmente attaccato al territorio domiziano - ha detto Croccolo al sindaco - che sento come una seconda patria». Per Daniela Cenciotti, che subentra all’ex assessore Arturo Villano, però, non si profila vita facile. Manca poco più di un anno alla fine del mandato elettorale per l'amministrazione Nuzzo e in questo periodo la Cenciotti dovrà gestire delle deleghe particolarmente delicate, e fare i conti con il pesante deficit delle casse. Da parte sua il sindaco Nuzzo è certo che darà dimostrazione del suo alto valore artistico e morale. «La nomina di Daniela Cenciotti - ha detto il primo cittadino - contribuirà anche al recupero dell'immagine del nostro territorio».

giovedì 12 febbraio 2009

Nuzzo fiducioso «La maggioranza voterà il bilancio»



12/02/2009

VINCENZO AMMALIATO Quello di domani sarà un altro duro esame che dovrà sostenere, Francesco Nuzzo, da quando ricopre la carica di primo cittadino di Castelvolturno. In programma, nel pomeriggio di domani, c'è un impegnativo consiglio comunale, durante il quale si dovrà votare il bilancio e decidere della sfiducia presentata dai consiglieri d'opposizione. Undici, sulla carta, i voti a favore del sindaco Nuzzo; nove, quelli dell'opposizione guidata dall'ex sindaco Antonio Scalzone, che nelle ultime tre settimane ha sferrato un duro attacco al sindaco-magistrato definito «incapace di amministrare un territorio come quello del litorale». Grosse insidie presenta anche la discussione del bilancio, in un momento molto delicato per le casse comunali che, a detta dello stesso Nuzzo, sono sull'orlo del crack. Oggi pomeriggio, intanto,nella stanza del sindaco ci sarà una riunione di maggioranza. «Sono certo - ha fatto sapere Francesco Nuzzo - che i consiglieri che sostengono la mia giunta adotteranno un atteggiamento che non lascerà alcun dubbio sulla compattezza della squadra». Francesco Nuzzo è convinto che domani saranno zittite tutte le voci che si rincorrono in paese di crisi irreversibile della maggioranza e che la sua amministrazione continuerà tranquilla fino al termine del mandato nella primavera del prossimo anno. Al contrario, i rappresentanti del partito delle libertà sono convinti che domani si concluderà l'esperienza dell'amministrazione Nuzzo. Intanto, durante la riunione di maggioranza, nella sala del sindaco saranno ricevuti anche gli imprenditori del consorzio Rinascita, che due settimane fa per mezzo del loro presidente, Felice di Persia, si lamentarono dell'atteggiamento che avevano gli amministratori locali nei loro confronti. E sempre domani, ci sarà spazio anche per la nomina dei due nuovi assessori. Fausto Cantiello sarà il nuovo responsabile dei lavori pubblici. C'è riserbo, invece, sulla diciassettesima nomina ad assessore che effettuerà Nuzzo. Evidentemente, però, il primo cittadino non teme la cabala, in quanto si dice certo che il suo nuovo assessore (che gestirà la delega dello sport e del turismo) raccoglierà i consensi dell'intero paese.

martedì 10 febbraio 2009

Muore, non ha nessuno funerali dopo tre giorni


10/02/2009

Quando anche morire è un lusso. E quando la solitudine che ti ha accompagnato tutta la vita ti segue anche nel trapasso. Luigi, questo il nome che daremo allo sfortunato pensionato, viveva da solo al Villaggio Agricolo con una piccola pensione sociale. Sabato scorso è morto nel suo letto, probabilmente per un infarto. Domenica pomeriggio, poi, il suo corpo ha iniziato ad andare in decomposizione e rilasciare cattivi odori. Questo ha insospettito i suoi vicini che hanno chiamato il 118. I sanitari hanno forzato la porta d'ingresso, costatato la morte dell'uomo e sono andati via, lasciando ancora una volta Luigi da solo nella sua povertà. Ieri mattina, poi, non la compassione, non la pietà ma il forte odore che proveniva dalla casa del pensionato ha fatto infuriare i vicini che hanno chiamato il 113. Gli agenti del commissariato a loro volta hanno allertato i vigili urbani, che sono riusciti a convincere alcune persone del posto a contattare un'agenzia di pompe funebre per condurre il feretro al cimitero. Il mezzo di persuasione è stato la promessa del rimborso delle spese a cura della cassa comunale. E il terzo giorno, finalmente, sono potuti iniziare i preparativi per la sepoltura del povero e solo Luigi.

domenica 8 febbraio 2009

«Non denunceremo i clandestini»


07/02/2009 aNCHE l direttore della Pineta Grande contro la nuova normativa
VINCENZO AMMALIATO «Se l'emendamento al pacchetto sicurezza preparato dal governo che dà la possibilità ai medici di denunciare i propri pazienti clandestini diventerà legge, per i territori come Castelvolturno sarà la catastrofe». Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha affidato a un comunicato stampa il suo pensiero sul provvedimento che sta facendo discutere l'intero Paese. «Il diritto alla salute - ha detto il presidente Bassolino - non va assolutamente messo in discussione». E dal litorale domizio hanno fatto eco al governatore praticamente tutti gli operatori sanitari della zona, che da almeno venti anni prestano le proprie cure a numerosi pazienti extracomunitari, per lo più clandestini. «È una vera e propria idiozia - ha sentenziato il medico Renato Natale, presidente dell'associazione Jerry Masslo - riferendosi al provvedimento in discussione al parlamento». Renato Natale, insieme al collega Gianni Grasso, da circa quindici anni si prende cura di quasi tutti gli immigrati clandestini della Domiziana. «Gli extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno si rivolgono in maggioranza alla clinica Pineta Grande - dice Natale - al nostro ambulatorio, invece, si presentano quasi esclusivamente i clandestini e i richiedenti asilo politico. E non abbiamo mai negato - fa saper con soddisfazione il presidente Natale - alcun tipo di prestazione sanitaria ad alcun paziente». La Jerry Masso, i cui ambulatori sono presenti nel Centro Fernandes, si prende cura all'incirca di sette-ottocento pazienti. Ogni anno le visite prestate superano le cinquemila. E tutte effettuate in maniera completamente gratuita. «La nostra unica preoccupazione, pertanto - dice Natale - è che gli immigrati della zona riducano completamente le visite nelle strutture pubbliche e che si rivolgano tutti ai volontari, ingolfando gli ambulatori e facendo calare la qualità delle prestazioni». A Castelvolturno, oltre ai volontari della Masslo, prestano servizio anche i sanitari dell'associazione «Medici senza frontiere». Visitano due volte a settimana nell'ambulatorio del distretto sanitario locale. Mentre il servizio pubblico è garantito dalla clinica Pineta Grande, al cui pronto soccorso ogni anno sono curati circa 4500 immigrati. «Molti di questi - fa sapere Francesco Chignoli, direttore sanitario della struttura - sono irregolari. I nostri medici hanno denunciato di volta in volta la loro presenza alle forze dell'ordine esclusivamente quando c'era la possibilità che i traumi che presentavano potevano essere stati causati da atti delittuosi. Con certezza - chiarisce Chignoli - i nostri medici continueranno a usare questo metro, anche se l'emendamento diventerà legge. La nostra struttura - conclude il direttore - in ogni caso non imporrà alcuna indicazione». Ma c'è a Castelvoltuno chi da molti anni già si scontra con la paura degli immigrati di rivolgersi alle strutture mediche, anche quando c'è una reale necessità sanitaria. «Capita spesso - dice Marisa Perone, volontaria che lavora al Centro Fernandes - che si presentino alla nostra struttura immigrati clandestini con grossi problemi di salute e con il timore di rivolgersi alle strutture sanitarie. Per questi casi dobbiamo fare delle vere e proprie opere di convincimento. Con l'entrata in vigore di quest'ultima legge - dice con amarezza - temo che questo pericoloso comportamento sia assunto dalla quasi totalità dei clandestini».