mercoledì 16 gennaio 2008

Raccolta a domicilio per 50 centesimi così l’abusivo fa sparire il sacchetto
VINCENZO AMMALIATO Attesa da anni, finalmente è partita sul litorale domizio la raccolta rifiuti porta a porta. Ad organizzarla, però, non è stato alcun ente locale, né la Regione Campania, né una ditta ecologica specializzata. E a fare il giro quotidiano fra le abitazioni per ritirare il maleodorante sacchetto non sono operai in tuta rifrangente. Come spesso accade nei periodi d'emergenza, come quello attuale che sta vivendo la Regione Campania per la crisi rifiuti, c'è chi s'inventa un qualche mestiere e cerca di lucrare nel disordine. E così che da circa una settimana al Lago Patria e a Varcaturo persone non identificate si recano tutti i giorni presso le abitazioni del posto offrendo il ritiro a domicilio del maleodorante sacchetto dei rifiuti dietro il compenso di cinquanta centesimi. A raccontare dell'attività ecologica abusiva è stato l'assessorato all'ecologia del Comune di Castelvolturno, che ha presentato anche una formale denuncia alle forze dell'ordine contro ignoti. I responsabili del servizio igiene urbana del centro litoraneo sono particolarmente preoccupati da questo fenomeno, ma non perché temono concorrenza. «C'è il fondato sospetto, ha detto Tommaso Morlando, assessore all'ambiente di Castelvolturno, che i rifiuti ritirati sul territorio di Giugliano da queste persone siano poi scaricati nel nostro Comune, tenuto pulito anche in questi giorni di crisi regionale con grossi sacrifici». Insomma gli abusivi che ritirano a domicilio l’immondizia, naturalmente indifferenziata, finoscono per scatenare una sorta di guerra tra poveri nella quale il problema, quello dello smaltimento, viene solo spostato di qualche chilometro dall’abitazione di chi produce l’immondizia.

Nessun commento: