sabato 12 gennaio 2008

Il lungo elenco delle vittime del cavalcavia sul Volturno. Il comandante dei vigili: «Cambiare le leggi»
VINCENZO AMMALIATO Qualcuno sul ciglio della strada dove l'altra sera ha perso la vita la piccola Anna Lisa ha deposto dei fiori bianchi. Insieme ai segni lasciati sulla carreggiata dallo scontro fra le due automobili rappresentano l'unico ricordo di una tragedia consumata nel breve attimo di una manovra automobilistica azzardata. Molte delle vetture di transito sul ponte della Domiziana già ieri percorrevano quel tratto ben oltre i trenta chilometri orari consentiti e ben indicati dai segnali stradali posti ai lati della carreggiata. Tanti gli automobilisti che già azzardavano sorpassi oltrepassando tranquillamente la striscia continua. Quello degli incidenti stradali sul ponte del fiume Volturno della strada Domiziana è un lungo elenco. Tre anni fa, in una fredda e piovosa sera d'inverno si scontrarono frontalmente un'automobile guidata da una persona del posto e quella con a bordo sei immigrati di origine nigeriana. A causa di quell'incidente persero la vita il conducente italiano e due extracomunitari. Pochi mesi dopo, a gennaio, per cause non ancora chiare, un operaio trentacinquenne di Mondragone perse il controllo della sua vettura e precipitò nel fiume. L'autopsia disposta sul corpo dello sfortunato automobilista chiarì che la morte avvenne per annegamento. Nell'estate del 2005, su quello che è stato già nominato «Il ponte maledetto» si scontrarono frontalmente due autovetture. Bilancio dell'incidente: due morti, un napoletano ed una immigrata d'origine ghanese. L'ultimo incidente mortale, prima di quello che ha visto coinvolto la sfortunata Anna Lisa Filippone, si verificò lo scorso 28 febbraio. In quell'episodio perse la vita una giovane ventunenne di Santa Maria la Fossa. «Ogni qual volta la centrale ci avvisa di un incidente stradale sul ponte, prima di salire in ambulanza ci facciamo sempre il segno della croce», dice il personale del 118 intervenuto sul luogo dell'incidente domenica sera. «Eravamo impegnati in un altro soccorso quando è arrivata la segnalazione dello scontro sul ponte. Proprio considerando il luogo dell'incidente abbiamo deciso di dare la priorità a quella chiamata e fatto inversione di marcia». Poche le risorse a disposizione della polizia municipale del posto per garantire efficaci controlli alla viabilità della Domiziana (al sedicesimo posto fra le arterie più pericolose d'Italia), che nel solo territorio di Castelvolturno si estende per trenta chilometri. Da due mesi agli agenti è giunto uno strumento elettronico per la rilevazione della velocità. «In media, ha detto Vincenzo Cassandra - il comandante dei vigili urbani del posto - il nostro autovelox rileva ben duecentocinquanta automobili ogni due ore che superano il limite di velocità lungo la strada Domiziana. Per quanto riguarda il controllo delle automobili guidate da immigrati - ha aggiunto il comandante Cassandra - è una battaglia persa in partenza. Troppe le irregolarità. Quasi tutti guidano senza l’assicurazione obbligatoria. Pochi quelli che hanno in auto il libretto di circolazione». «Per Castelvolturno - ha aggiunto - forse servirebbero leggi speciali».

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