sabato 12 gennaio 2008

20/12/2007La svolta nelle indagini ieri nel cuore della notte Gli assassini e la vittima vivevano nella stessa baracca
VINCENZO AMMALIATO Mondragone. Era di un immigrato clandestino di nazionalità ucraina il corpo privo di vita trovato martedì pomeriggio dai carabinieri sepolto sulla spiaggia di Mondragone. La svolta nelle indagini c'è stata nel cuore della notte. I militari dell'arma hanno fermato i tre extracomunitari che condividevano con l'ucraino come abitazione una baracca di lamiere sulla spiaggia di Pescopagano: un kazako e una coppia di sposi d'origine russa. L'immigrato di nazionalità kazaka è crollato sotto le domande dei carabinieri e ha confessato tutto. L'extracomunitario ha raccontato nei minimi particolari ciò che accadde quella fredda e tragica notte di venti giorni fa. Della lite con l'ucraino, terminata con l'efferato delitto; della decisione della coppia di russi di occultarne il corpo sotto la sabbia vicino il loro tugurio. Il gruppo d'extracomunitari, hanno fatto sapere i carabinieri, viveva d'espedienti. Spesso i quattro trovavano lavoro a giornata nelle campagne. Quando non c'era di meglio da fare si recavano all'incrocio semaforico della Domiziana nei pressi del parco acquatico Ditellandia, dove si improvvisavano lavavetri per racimolare degli spiccioli. Soldi che venivano spesi per lo più per acquistare l'alcol che gli immigrati consumavano tutte le sere in grosse quantità. Alcol che gli serviva per portare avanti la propria esistenza da miserabili. E con molta probabililtà anche la lite culminata con la morte dell'ucraino è avvenuta fra i fumi dell'alcol. I tre fermati sono stati condotti in carcere. Dovranno rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Speravano di trovare nel nostro Paese un riscatto sociale, una vita migliore di quella lasciata nelle proprie nazioni. Hanno trovato, invece, solo miseria; adesso, anche la reclusione in una casa circondariale.

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