sabato 12 gennaio 2008

13/01/2007
Mondragone. Poveri, senza mezzi, senza risorse, senza assistenza. E quando è così, quando la casa è misera è fredda, quando la macchina dell’assistenza non funziona come dovrebbe, può capitare di morire a otto anni anche per un banale attacco di asma: nel sonno, senza che nessuno se ne accorgesse. È accaduto la scorsa notte a Mondragone, nel pieno centro di Mondragone, in via Pacifico. Lì vive la famiglia di Alfonso V., un bimbo di otto anni trovato morto dalla mamma nel suo letto, che era andato a svegliarlo perché andasse a scuola. Il bambino era cianotico, esanime. La donna ha chiamato i soccorsi ma i medici del 118, giunti pochi minuti dopo sul posto, non hanno potuto fare altro che costatare il decesso del bambino. Probabilmente è stata un’apnea respiratoria la causa della morte. Alfonso V. soffriva di asma dalla nascita ma il medico che lo aveva in cura ha riferito ai carabinieri della compagnia di Mondragone, che stanno seguendo il caso, che il piccolo negli ultimi tempi non soffriva di grossi disturbi. Il bambino, ha raccontato fra le lacrime la mamma di Alfonso ai carabinieri, si era alzato sudato dal letto alle 7 e aveva chiesto un bicchiere d’acqua. Dopo aver bevuto si era riaddormentato per poi non svegliarsi mai più. Sulla causa naturale della morte, in ogni caso, le forze dell’ordine hanno pochi dubbi. Il magistrato di turno ha comunque disposto l’autopsia che, probabilmente, sarà eseguita già questa mattina presso l’istituto di medicina legale di Caserta. E domani si potranno celebrare i funerali. La famiglia del bambino vive da tempo a Mondragone in una situazione d’indigenza estrema. Il papà è bidello del liceo cittadino, il Galileo Galilei; la mamma è casalinga. Alfonso aveva altri tre fratelli. Uno vive in affidamento da un anno presso un’altra famiglia del posto. Una sorella di sedici anni, invece, presso un istituto di assistenza. I due bambini rimasti in casa con i genitori erano seguiti dai servizi sociali del Comune. Due anni fa erano dovuti intervenire i carabinieri per convincere i genitori a imporre ai due minori la frequenza scolastica. Ma mai, hanno fatto sapere le forze dell’ordine, sono stati registrate in quella famiglia atti di violenza fisica fra congiunti. La notizia della morte del piccolo Alfonso ha sconvolto il centro litoraneo. Ma oltre al dolore, gran parte della gente del posto si è chiesta come sia possibile che un bambino di otto anni possa ancora morire per un attacco di asma. Anche il primo cittadino di Mondragone, Ugo Conte, si è detto estremamente addolorato per la morte del bambino. «Lo scorso anno - ha detto - era stato disposto un budget di cura per l’intera famiglia. Sia i genitori sia fratellini erano seguiti da personale dell’Asl e del Comune. E un assistente sociale si recava quasi quotidianamente nella casa di via Pacifico. Tutto questo, purtroppo, non è servito a evitare la tragedia». I costi per i funerali, ha preannunciato il sindaco Ugo Conte, saranno sostenuti dall’amministrazione comunale.

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