venerdì 5 febbraio 2010

"Masslo" senza fondi, rischio asistenza

01/02/2010

«Siamo e restiamo volontari, chiediamo alle istituzioni solo che siano rispettati gli impegni assunti nei confronti dei nostri collaboratori e quelli necessari per sostenere le spese indispensabili». È un vero e proprio grido d'allarme quello che lancia Renato Natale, il presidente della Jerry Masslo, l'associazione che da venti anni gestisce tre ambulatori medici (a Casal di Principe, Castelvolturno e Aversa) i quali prestano gratuitamente assistenza sanitaria a circa 25mila immigrati l'anno. Il servizio svolto dagli ambulatori della Masslo è l'unico punto di riferimento sanitario per migliaia d'immigrati dell'agroaversano. E serve anche per snellire notevolmente il carico di pazienti stranieri presso le strutture sanitarie pubbliche. Peraltro, ogni anno sono effettuati circa 3500 prelievi ematici, per tracciare uno screening sulle malattie sessualmente trasmettibili. Questo ha permesso nel corso del tempo di individuare centocinquanta casi di malati d'Hiv, tutti pazienti seguiti direttamente a domicilio dai volontari dell'associazione. La Masslo svolge anche attività non finanziate dall'Asl, ma che si configurano sempre come servizi sanitari a rilevanza pubblica. Ed anche in questi il lavoro avviene in supplenza di servizi che dovrebbero essere garantiti dall'Asl. Eppure, lo scorso agosto non è stata rinnovata la convenzione alla Masslo. «A breve, sottolinea con amarezza il presidente Natale, saremo costretti a ridurre ancora notevolmente le nostre prestazioni. E di questo ne risentirà l'intero sistema sanitario locale».

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