venerdì 16 gennaio 2009

Guerra di cifre sugli immigrati «Gli irregolari sono solo 6000»


Il dibattito sulla presenza massiccia degli immigrati sul litorale domizio continua ad infiammare il territorio costiero. Dopo i dati diffusi dal Comune di Castelvolturno e pubblicati da Il Mattino sulla stima degli extracomunitari irregolari presenti in zona, è sceso in campo il presidente dell'associazione di volontariato Jerry Masslo, Renato Natale, per smentire in parte i numeri snocciolati dall'amministrazione Nuzzo. «È giunto il momento, una volta per tutte, di fare chiarezza sulla presenza degli immigrati irregolari sul litorale domizio, ha detto Renato Natale». Secondo il presidente della Jerry Masslo ed ex sindaco di Casal di Principe, la stima di quindicimila immigrati clandestini è eccessiva. «A Castelvolturno, dice, non ci sono più di seimila extracomunitari irregolari. Il numero è comunque alto; ma una cosa è agire per risolvere un problema che resta grave su seimila clandestini, diverso su quindicimila». Il dottor Natale è certo della sua stima, in quanto fa riferimento ad uno studio scentifico condotto nel corso dell'anno scorso dall'Asl Ce2 dipartimento mentale e dal numero di libretti Stp (stranieri temporaneamente presenti) rilasciati a Castelvolturno dal locale distretto sanitario. L'analisi di Renato Natale, peraltro, non si basa solo sui numeri, ma si allarga all'impatto sociale che gli immigrati hanno col territorio. «Negli ultimi mesi, dice Natale, è cresciuta in maniera esponenziale in zona l'insofferenza verso gli immigrati che sono ritenuti i responsabili di quasi tutti gli atti criminali perpretati sul territorio; mentre analizzando i dati a disposizione delle forze dell'ordine è palese che la percentuale degli immigrati che delinquono è estremamente bassa rispetto alle comunità presenti». Il presidente della Jerry Masslo ha anche una personale ricetta per risolvere il problema dell'immigrazione irregolare del litorale. «A Castelvolturno, conclude Natale, c'è pochissima offerta di lavoro. La quasi totalità degli extracomunitari irregolari che vive in zona, se avesse in tasca un permesso di soggiorno, anche temporaneo, andrebbe via dalla costa casertana e si dirigerebbe verso il nord del Paese alla ricerca di un dignitoso posto di lavoro. L'unica certezza, conclude il dottor Natale, è che la violenza e l'azione repressiva nei confronti degli immigrati, auspicata da molti in zona, non possono risolvono alcun problema. È la storia recente di Castelvolturno a confermare questo dato».

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