lunedì 9 maggio 2011

Nuovo porto, inizio lavori con denuncia


08/05/2011


Vincenzo Ammaliato
I dirigenti della società impegnata nella realizzazione dell’opera, la Marina di Pinetamare, dopo numerosi rinvii lo avevano comunicato con certezza: «entro il mese di maggio – sottolineò l’ingegnere De Vivo, capo tecnico del progetto, venti giorni fa nel corso di un incontro col sindaco del luogo - partiranno definitivamente i lavori per il nuovo porto di Castelvolturno». E stando alla denuncia per violazione di domicilio presentata ai carabinieri dagli eredi dell’ex gestore del resort Nino’s, è pressappoco sicuro che la macchina dei costruttori Coppola si sia messa in funzione. Quindi, parte in salita il progetto da centoquarantatre milioni di euro che nell’area dove fino al 2004 svettavano le otto torri occidentali prevede la realizzazione di molo turistico da milleduecentocinquanta posti barca. I primi operai e i primi mezzi sono entrati in azione proprio nell’ex complesso turistico Nino’s, costituto da una sala ristorante, una piscina semiolimpionica e cinque torrette stile saraceno (da cui prende il nome il parco dove si trova). Qui è iniziata un’operazione di bonifica, con gli operai impegnati a rimuovere tutti gli immobili e gli impianti che c’erano al suo interno. Ma stando alla denuncia presentata dagli eredi del vecchio gestore della struttura, sarebbe stato fatto in maniera illegale: violando il domicilio privato. La proprietà dell’immobile è stata sempre di Vincenzo Coppola e dei suoi eredi. A loro il vecchio gestore pagava i canoni di fitto, fino a quando la parabola discendente del parco Saraceno che oggi è diventato uno spettro di cemento abitato in prevalenza da abusivi lo ha trascinato nel baratro. Gli affari avevano iniziato ad andare particolarmente male e alla fine degli anni ’90 fu decisa la sospensione dell’attività e la stipula fra le parti di un patto secondo cui quando la zona sarebbe stata recuperata, a quel punto sarebbe ripresa l’attività e quindi il pagamento dei canoni. L’immobile fu interamente murato per impedire furti agli impianti e attrezzature. Ma la proprietà della struttura nello scorso anno è passata nelle mani della stessa società che deve realizzare il porto turistico, ed evidentemente per loro la morosità del vecchio gestore ha dato luogo alla rescissione del contratto. Da qui la decisione maturata gli scorsi giorni d’intervenire per bonificare l’area buttando giù i muri che impedivano l’accesso al resort. Non la pensano allo stesso modo gli eredi dell’ex gestore del Nino’s che si sono detti pronti a qualsiasi tipo d’azione legale nei confronti della Marina di Pinetamare per vedere riconosciuti quelli che ritengono i loro diritti. Si sono rivolti per questo al proprio legale di fiducia e hanno formalizzato un’articolata denuncia. «Il nuovo porto turistico è un’opera fondamentale per il rilancio dell’intero litorale domizio – ha sottolineato l’erede del vecchio gestore dell’ex Ninos – ma la sua realizzazione non può essere compiuta schiacciando gli interessi privati della cittadinanza e degli altri operatori economici». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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