lunedì 9 maggio 2011

Niente impianti, gli sportivi costretti a emigrare

08/05/2011

la denuncia: palazzetto abbandonato, ogni anno che passa il recuepro diventa più caro
Vincenzo Ammaliato Castel Volturno.
La città continua a restare senza sport; per un paese che da cinque anni ospita la sede e i campi di allenamento di una squadra di calcio che è fra le più importanti al mondo, il Napoli Soccer, può sembrare un paradosso. E invece, è l’impietosa realtà. Tirare calci a un pallone nel centro domizio, va segnalato, è sempre possibile nel malandato impianto del centro storico e nelle numerose strutture private di calcetto della via Domiziana. «Ma praticare qualsiasi altro tipo di attività sportiva è davvero complicato, se non impossibile». A denunciarlo è Peppino Sansone, presidente dell’Aphrodite, società polisportiva castellana costretta a emigrare a Giugliano per continuare la sua attività. Il palazzetto comunale è chiuso per inagibilità da ormai tre anni. «Dodici mesi fa – denuncia il presidente Sansone, per rimettere in sesto l’impianto ci sarebbero voluti ventimila euro circa. Adesso ne occorrono almeno il triplo. L’anno prossimo, se non riapre prima l’impianto, ne serviranno ancora di più». E considerando la situazione disastrosa delle casse del Comune costiero, difficilmente sarà possibile impegnare attualmente una cifra del genere per far funzionare la struttura di via occidentale. L'assessorato allo sport di Castelvolturno ha appena partecipato a un progetto del ministero dell’Interno per la costruzione in città di un nuovo palazzetto, ma se tutto andrà bene ci vorranno molti anni prima che sia realizzato. Intanto, la piscina coperta di Pinetamare, invece, resta abbandonata; sono oltre dieci anni che è diventata uno spettro di cemento e per questa struttura non c’è alcun progetto di recupero. Non va meglio alle palestre delle due scuole medie del territorio, anche loro inesorabilmente chiuse e non agibili. La palestra del plesso scolastico di via San Rocco è stata chiusa tre anni fa per inagibilità, e il provveditorato non ha pronto alcun progetto per il suo recupero. Quella di Fontana Bleu, invece, la cui ristrutturazione è oggetto dell’accordo di programma, sarà pronta il prossimo settembre. In quella data i costruttori Coppola dovrebbero consegnarla al commissariato di governo. Che poi a sua volta la dovrebbe passare al demanio, per poi essere presa in consegna dal provveditorato e quindi nella disponibilità della scuole e finalmente degli studenti. Intanto ai ragazzi di Castel Volturno, impossibilitati a praticare la disciplina sportiva che preferiscono, non resta che sperare di assistere lungo le strade del proprio paese al transito di qualche giocatore del Napoli; per i più fortunati ci sarà anche l'autografo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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