sabato 3 aprile 2010

Scalzone passa al primo turno: «E ora cambio tutto»


31/03/2010
Vincenzo Ammaliato
Primo cittadino nel 1998 e nel 2000, Antonio Scalzone per la terza volta è il sindaco di Castelvolturno. Prevale nettamente sugli altri quattro pretendenti alla fascia tricolore, superando la fatidica soglia del 50 per cento più uno molto prima che lo spoglio delle urne fosse completato. Una vittoria annunciata il giorno prima dal risultato delle elezioni regionali, che hanno visto a Castelvolturno il Pdl prevalere su tutte le altre liste con il 51% dei voti, e che con il trascorrere delle ore, mentre nei seggi andavano avanti le operazioni dello spoglio delle schede, ha assunto sempre più il carattere del trionfo personale per Antonio Scalzone. I suoi elettori si sono dati appuntamento in piazza Annunziata, dove alle 21, più di tre ore prima che l’ufficio elettorale completasse i lavori e ufficializzasse l’esito delle votazioni, lo hanno festeggiato con cori da stadi, stappando bottiglie di spumante e facendo esplodere fuochi d’artificio al suo arrivo. E una fiumana di persone ha accompagnato il neo sindaco fin dentro il palazzo comunale, nella stanza occupata da Francesco Nuzzo fino allo scorso dicembre. Il vincitore delle elezioni comunali a questo punto si è affacciato dal balcone centrale del municipio per poi garantire ai suoi simpatizzanti che tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale saranno mantenute. Scalzone ha collezionato 5.732 voti in 18 delle 19 sezioni scrutinate, pari al 53,56%. Il Pdl e le altre quattro liste che sostenevano la sua candidatura a primo cittadino hanno raggiunto il 52,2% (18 su 19 sezioni) con 5.382 voti (il Pdl in testa con 3.600 voti, seguito dalla Lista civica Progetto Litorale Domizio con 703, dalla lista Movimento per Scalzone sindaco con 560, Alleanza Socialista con 307 e La Destra-Fiamma Tricolore con 212). Poco è rimasto agli altri quattro aspiranti sindaci e alle otto liste a loro collegate. Ovviamente amareggiato Ferdinando Letizia, accreditato, prima delle elezioni, come lo sfidante più pericoloso di Scalzone. Il candidato di «Liberamente» era certo di arrivare quanto meno al ballottaggio. «Il risultato delle urna - dice Letizia, ex assessore al demanio - è sconcertante perché assolutamente inatteso. Mi auguro che chi è deputato al controllo del voto eserciti in pieno il proprio dovere. In ogni caso, la volontà del popolo è più che mai sovrana e va rispettata». Dichiarazioni decisamente distensive, invece, quelle di Alfonso Caprio, candidato a sindaco dello schieramento dei partiti di centrosinistra, il quale si è augurato che Antonio Scalzone metta a frutto nel migliore dei modi i voti ottenuti. «Il periodo a causa della congiuntura economica non è roseo - dice Caprio - ma esprimo al neosindaco, che avrà molti problemi per amministrare una terra complicata come quella del litorale domizio, i complimenti per la vittoria». Dopo tre mesi di commissariamento prefettizio, quindi, a breve l’amministrazione comunale di Castelvolturno tornerà a essere guidata da un sindaco eletto dal popolo. Antonio Scalzone adesso dovrà fare i conti con un Comune che è sul baratro del dissesto finanziario; con molti uffici comunali da riorganizzare e a cui mancano i dirigenti; e con tante altre piccole e grandi emergenze che attendono risposta da parte dell’amministrazione comunale da troppo tempo. Ma soprattutto, la campagna elettorale appena conclusa ha visto il paese spaccato fra i vari schieramenti contrapposti e spesso la dialettica fra i diversi e numerosi candidati in campo è andata oltre la normale decenza sfociando nell’offesa personale. quindi la prima sfida che attende il neosindaco, è quella di ricompattare l'intero paese.© RIPRODUZIONE RISERVATA


01/04/2010
Il nuovo sindaco: «Via al pressing per contrastare la clandestinità»

Seimilacentosessantasei preferenze sul totale di undicimilacentocinquantuno voti: dopo la pausa del 2005, Antonio Scalzone è tornato ad essere il «sindaco mangia voti» protagonista delle tornate elettorali degli anni '90. La sua vittoria è stata schiacciante, ed è maturata nel corso di una campagna elettorale estenuante, che ha visto contrapposti ben cinque aspiranti primi cittadini che hanno dato vita a scontri talvolta molto duri. Castelvolturno, però, adesso attende un sindaco che sia di tutto il territorio, e non solo della parte che lo ha votato, riuscirà la sua amministrazione a rappresentare l'intero paese? Nel prossimo quinquennio porteremo a compimento l'intero programma elettorale che noi del Pdl abbiamo sottoscritto. E di questo se ne avvantaggerà l'intera cittadinanza da Ischitella a Pescopagano. Il primo atto ufficiale della sua amministrazione? «Organizzeremo una manifestazione popolare, dove saranno invitati tutti i partiti politici e le associazioni di Castelvolturno, per sollecitare il ministro degli interni Maroni ad espellere dal territorio gli immigrati clandestini. Mentre, noi dal Comune, emaneremo delle ordinanze che renderanno più complicato ottenere la residenza e le licenze commerciali». E i rapporti con il Centro Ferandes, continuerà a chiedere la sua chiusura? «Chiederò subito un incontro con il vescovo di Capua, da cui dipende la struttura, per studiare insieme nell'interesse sia della solidarietà, sia della città di Castelvolturno, come gestire il centro». Quindi non avrà un atteggiamento di contrapposizione con volontari e Chiesa sul tema immigrati? «Noi non siamo né razzisti, né intolleranti. Cerchiamo semplicemente di vivere con normalità il nostro territorio». La squadra che la sosterrà durante il suo mandato sarà formata da tecnici o da politici, ha già pensato alla giunta? «Non ci ho ancora pensato. Ma i tecnici a me tendenzialmente non piacciono. I futuri assessori saranno probabilmente tutti di Castelvolturno e saranno scelti in base alle specifiche competenze fra quelli che hanno sostenuto il nostro progetto». Accordo di Programma, porto turistico di Pinetamare? «Riprenderemo il cammino dove ci siamo purtroppo fermati cinque anni fa con lo spirito di allora, per fare di Castelvolturno una città di "serie A". Peraltro, gli enti locali e le istituzioni in questo particolare momento storico, con la provincia e la Regione guidati entrambi dal centrodestra, sono tutti dalla nostra parte». Progetti per recuperare la balneabilità del mare? «Le condotte sottomarine. Ci batteremo affinché siano istallate alla foce dei depuratori dei Regi Lagni e di Cuma». Il primo incontro ufficiale che avrà da neosindaco? «Probabilmente col presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, al quale un mese fa garantii qualora fossi diventato sindaco che gli avrei concesso uno spazio demaniale dove avrebbe potuto realizzare una decina di campi di calcio da destinare alle sue squadre giovanili». vin.amm. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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