giovedì 21 gennaio 2010

Tunisino travolto e ucciso sulla statale


21/01/2010

Vincenzo Ammaliato Castelvolturno. Qualche mese fa ha cambiato nome: da 624 è stata chiamata 333. Ma la statale stretta e lunga che da Capua come una lunghissima lingua di pece nera taglia in due la campagna fino al litorale domizio ha mantenuto alte tutte le sue insidie, nonché la triste fama di «strada della morte». A perdere la vita ieri sera è stato un giovane immigrato tunisino. Si chiamava Magher Bejaoui, aveva compiuto da poco ventitre anni, e stava percorrendo a piedi la statale insieme ad un suo cugino. L’incidente mortale si è verificato alle 19 circa. È stata un fuoristrada Jeep Freelander con a bordo un padre e un figlio del luogo (Raffaele e Marcello Z.) a travolgerlo, facendogli fare un volo di una decina di metri. Il violentissimo urto lo ha scaraventato direttamente all’interno del canale di scolo dell’acqua piovana di lato alla carreggiata. I soccorsi sono stati chiamati dai due uomini a bordo dell’auto, che hanno anche tentato di prestare i primi soccorsi. Ma per il giovane tunisino non c’è stato nulla da fare. All’arrivo dei sanitari del 118, il suo corpo era già privo di vita. Sul luogo, oltre al personale medico sono giunti i vigili del fuoco con un’unità di sommozzatori e i carabinieri della locale stazione. Le due persone che erano a bordo della Jeep sono state condotte alla clinica Pineta Grande, per medicare delle ferite superficiali. I militari dell’arma, invece, hanno cercato di chiedere informazioni al cugino della vittima, rimasto illeso. Ma non sono riusciti ad avere notizie utili. Il giovane infatti era in evidente stato di chok. Sembrava non intuire le domande e ripeteva come una cantilena: «Perché è morto lui; Magher era un bravo ragazzo. Dovevo morire io». Ma sotto il cielo nero privo di luna della statale 333 ieri sera a perdere la vita è stato il cugino. Di lui non si sa ancora se fosse clandestino oppure se avesse un regolare permesso di soggiorno. I carabinieri suppongono lavorasse in una delle numerose aziende zootecniche della zona. L’unica certezza al momento, e che Magher va ad allungare la triste lista di persone che su questa arteria hanno perso la vita in circostante particolarmente tragiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento:

Anonimo ha detto...

al signore Vincenzo Ammaliato
dopo che ho letto il vostre articolo(tunisino travolto e ucciso sulla statale)no ne questa la verita perche giovane tunisino e stato amassato dal datore del lavoro che in arresto adesso e al volante no sono quelli persona ma laltro figlio, e il cogino del tunisino e testimogno, che sta in localita secreta, e la camora