lunedì 1 novembre 2010

Un postino in pensione, due malati. ufficio in tilt

31/10/2010


Vincenzo Ammaliato
Un portalettere va in pensione, due si ammalano e ad un’altra coppia di postini scade il contratto determinato di lavoro; nessuno di loro viene sostituito. Capita tutto contemporaneamente all’ufficio postale di Castelvolturno che conta nella pianta organica appena tredici portalettere; e il caos delle lettere nel paese domiziano è inevitabile. Da circa due settimane a Castelvolturno il servizio della consegna della posta è effettuato dai pochi postini disponibili, che, ovviamente, nonostante gli sforzi non riescono a coprire l’intero territorio lungo circa trenta chilometri. E la conseguenza è che alcune zone del litorale si trovano senza il servizio della consegna delle lettere, e all’ufficio postale si stanno creando quotidianamente delle lunghe code di persone esasperate alla ricerca della propria corrispondenza. Ma non solo questo. Le denunce dei cittadini di Castelvolturno all’ente Poste, infatti, cominciano ad essere numerose. Ieri è stata la volta di un gruppo di familiari di detenuti, che non ricevendo puntualmente le lettere dei propri congiunti rinchiusi in carcere si sono rivolti ai carabinieri. Negli uffici postali del centro storico e di Pinetamare i due direttori allargano le braccia; sono in attesa da molto tempo di nuove assunzioni. Il coordinatore dei portalettere, Franco Merenda, sostiene che ci sono grossi problemi strutturali che andrebbero sistemati immediatamente, altrimenti i disagi per la gente e per gli stessi dipendenti delle Poste nei prossimi giorni potranno soltanto aumentare. Ma la zona di Castelvolturno a quanto pare non fa gola ai portalettere casertani, che la ritengono particolarmente complicata da gestire. Intanto, la direzione generale delle Poste invita gli utenti di Castelvolturno a pazientare ancora per non più di una decina di giorni. La prossima settimana, infatti, dovrebbero essere assunti dei nuovi portalettere (sempre con contratto a tempo determinato) e saranno immediatamente inseriti nelle zone rimaste libere del litorale domizio. In ogni caso, sempre dalla direzione delle Poste si fa presente che nonostante gli oggettivi problemi che ci sono in zona, si sta facendo di tutto per consegnare le raccomandate e selezionare quelle lettere ritenute importanti in modo da non lasciarle a terra. In pratica, la corrispondenza che starebbe restando in giacenza e non consegnata sarebbe esclusivamente quella pubblicitaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento:

Anonimo ha detto...

E non era che l'inizio!! Con il trasferimento del centro smistamento a Mondragone, i disservizi si sono moltiplicati!!
Possibile che nessuno dica niente??
Sto facendo una raccolta di firme, sarebbe auspicabile che non restasse, la mia, l'unica iniziativa in tal senso!