martedì 26 ottobre 2010

Il sindaco: prendo io la discarica in cambio di 20 milioni


25/10/2010


Vincenzo Ammaliato Castelvolturno.
Così come i romani sostenevano che «pecunia non olet», per la gente di Castelvolturno, o meglio, per il primo cittadino del centro litoraneo, Antonio Scalzone, «l’immondizia non puzza». Ed è sempre il denaro a non far percepire all’olfatto gli sgradevoli odori. «Domani (oggi per chi legge) - ha detto il ragionier Scalzone - chiederò ai consiglieri comunali di maggioranza la disponibilità ad accettare sul nostro territorio per un breve periodo i rifiuti urbani campani, quelli che non si riescono a conferire da nessuna parte e che stanno mettendo in ginocchio l’intera regione. Se accetteranno, presenterò la stessa proposta anche a quelli di opposizione. Con un loro voto favorevole, l’intero consiglio comunale potrebbe presentare un piano specifico al commissariato straordinario ai rifiuti. In cambio della nuova discarica, però, dovremmo avere un ristoro economico immediato non inferiore ai quindici, venti milioni di euro». In pratica, immondizia in cambio di soldi; questa è la proposta del sindaco di Castelvolturno; tanti soldi, quelli necessari a sanare le casse del Comune sull’orlo della bancarotta. Una montagna di denaro (in cambio di una montagna di sacchetti dell’immondizia) che potrebbe anche salvare la traballante amministrazione, che appena lo scorso venerdì non è riuscita a votare il bilancio dell’ente. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Il sindaco: voglio la discarica, scoppia la protesta

31/10/2010

Vincenzo Ammaliato Castel Volturno. Mentre nei territori vesuviani e a Giugliano la gente è tutt’ora mobilitata per impedire nuovi conferimenti di rifiuti, anche a Castelvolturno l’immondizia è oggetto di accesi dibattiti. Ma in questo caso, siamo soltanto nel campo teorico, che trova spunto dalla disponibilità mostrata la scorsa settimana dal sindaco del posto, Antonio Scalzone, ad ospitare sul litorale domizio una nuova discarica di rifiuti urbani. Il primo cittadino aveva lanciato il classico sasso nello stagno comunicando a Il Mattino la sua idea e cercando la disponibilità dell’intero assise cittadino ad ospitare un nuovo sito ecologico, a fronte dei soldi necessari a sanare le casse comunali sull’orlo della bancarotta. Ma mentre i suoi uomini hanno preferito non esporsi, i consiglieri d’opposizione, al contrario, hanno già mostrato in maniera compatta la propria contrarietà alla proposta. «Castel Volturno ha già dato in materia di rifiuti, di discariche e di ammalati di malattie tumorali - sottolinea in maniera laconica Alfonso Caprio, del partito democratico - e per questo non riteniamo di rpendere assolutamente in considerazione la proposta». Gli fa eco il capogruppo della minoranza in consiglio, Ferdinando Letizia, secondo il quale «la creazione di una nuova discarica a Castelvolturno non è assolutamente ipotizzabile, in cambio di qualsiasi cifra di denaro». Speculare il pensiero di Antonio Leone di Liberamente, il quale in un comunicato ufficiale del suo partito ha rimarcato i rischi ambientali e sanitari cui andrebbe in contro il territorio qualora ospitasse un nuovo sito ecologico. «Venti milioni di ero - scrive il vicepresidente di Liberamente Leone - non possono valere la salute di un intero popolo». Mentre Tommaso Morlando, presidente di Officina Voltuno, ed ex assessore all’Ambiente, bocciando la proposta, propone l’accento ancora una volta sulla mancata bonifica della discarica Sogeri, che produce da anni un inquinamento nelle falde acquifere che arriva a circa quaranta metri di profondità, danneggiando l'economia dell'intero territorio e minando la salute dei cittadini». Inondato da una tale mole di polemiche, Antonio Scalzone fare un passo indietro. «Resto convinto della bontà della mia idea - conferma il sindaco di Castel Volturno - ma valutando l’atteggiamento dei consiglieri d’opposizione preferisco non portare avanti la proposta». Per molti sul litorale domizio questa decisione è una vittoria, che allontana lo spettro della terza discarica dopo quelle di Sogeri e di Bortolotto. Eppure, per il primo cittadino Scalzone si tratta «dell'ennesima occasione persa per il territorio. Il municipio di Castelvolturno – ha detto il sindaco – ha oltre trenta milioni di euro di debiti che non riesce a onorare. Quotidianamente arrivano al Comune da almeno tre mesi nuovi atti ingiuntivi da parte di creditori non pagati. A breve, peraltro - ha aggiunto Antonio Scalzone - mi troverò costretto a sospendere numerosi servizi comunali, fra i quali quello del trasporto scolastico, perché non abbiamo i soldi necessari per sostenerli. In questa situazione, in pratica, non abbiamo il lusso di poter avere la cosiddetta puzza sotto al naso». E intanto a Castel Volturno seppure non crescono le discariche aumenta il monte debiti al Comune. Il prossimo primo dicembre dovrebbe partire finalmente la raccolta differenziata. All'azienda che si occupa del servizio spettano da contratto sette milioni d'euro l'anno, ma il municipio ne riesce a incassare dalla tassa sui rifiuti appena due. © RIPRODUZIONE RISERVATA

3 commenti:

franco ha detto...

pensavo che il sig sindaco avesse avuto un sobbalzo di idee e che avesse messo in campo tante buone iniziative affinché potesse decollare questa benedetta differenziata su tutto il territorio. per accedere ai fondi poi (avere i soldini) c'è bisogno di gente che metta in campo tanta professionalità ed esperienza.altro quindi:non monnezza!

Anonimo ha detto...

Ma il sindaco è impazzito??? Si vuole rilanciare la zona (porto turistico, bonifica Regi Lagni, turismo) e ci si porta la monnezza in casa? Per farla mangiare alle bufale? E dove la farebbe la discarica poi? Che assurdità, una discarica vicino al mare.

Anonimo ha detto...

signor sindaco ci vuole ammazzare per dei soldi....sai kosa vuol dire perdere una persona cara di malattia....e nn avere un territorio sano è una dei motivi principali perkè ci ammaliamo ti auguro....ke anke tu pianga kome piango io