venerdì 9 luglio 2010

Spiagge libere inesistenti bufera in Consiglio comunale


02/07/2010

Vincenzo Ammaliato Castelvolturno.
«Spiagge libere quasi inesistenti e spiagge imprigionate». Chi non conosce la costa del litorale domizio, quella che va da Varcaturo a Pescopagano, potrebbe pensare a un'esagerazione; a un'esternazione a effetto come se ne fanno tante in politica per fare colpo sul proprio elettorato e annichilire l'avversario di turno. Potrebbe essere anche il caso di questa volta; eppure la situazione degli arenili di Castelvolturno è proprio quella descritta da Ferdinando Letizia, capogruppo della minoranza consiliare, nell'esposto denuncia che ha presentato alla procura della Repubblica. L'esposto, per conoscenza, è stato inviato anche alle forze dell'ordine, alla capitaneria di porto, nonché al suo Comune (Castelvolturno) e alla polizia municipale. Descrive nel dettaglio la situazione dei ventisette chilometri di costa comunale, dove si susseguono circa centoventi stabilimenti balneari, e dove gli unici spazi di spiaggia libera (meno del venti per cento del totale) si trovano a ridosso delle foci dei canali fognari, (Regi Lagni, fiume Voltunro, Agnena,e Lago Patria). «La battaglia per tornare ad avere a Castelvolturno spiagge a disposizione di tutti i cittadini, e non solo di pochi fortunati, sottolinea Letizia, è un'azione che porterò avanti con solerzia. Perché le spiagge ”negate e detenute” sono l'esempio della sopraffazione tipica di una certa cultura che sul litorale domizio deve cambiare». L'esponente di Liberamente (nonché ex assessore al Demanio) fa riferimento soprattutto alla rete istallata qualche anno fa sul muretto del lungomare di Castelvolturno. «Deve essere assolutamente abolita quella struttura, scrive nella denuncia Letizia». Ma nell'esposto ce n'è per tutti i gestori degli stabilimenti balneari di Castelvolturno e per la stessa amministrazione comunale. Quest'ultima rea, secondo Nando Letizia, di non aver provveduto a rimuovere i cumuli di rifiuti presenti sulle poche spiagge libere, impedendo di fatto ai bagnanti di accedervi. «I titolari dei lidi, invece, scrive il consigliere nell'esposto, non rispettano le concessioni, non lasciando lo spazio previsto per legge fra uno stabilimento e l'altro». L'esposto termina con una considerazione sulla «gabella» imposta da molti dei gestori dei lidi per consentire la semplice «discesa» sull'arenile. «A Castelvolturno i bagnanti non hanno la possibilità di scegliere se andare su un lido o su una spiaggia libera, essendo queste ultime non accessibili e sporche; pertanto, i gestori degli stabilimenti balneari non possono pretendere il pagamento della discesa a chi desidera semplicemente fare una passeggiata sull'arenile». In ogni caso, dell'intera materia si discuterà nel corso del prossimo Consiglio comunale su richiesta proprio del gruppo di minoranza. Da parte sua il primo cittadino del centro litoraneo, Antonio Scalzone, non nasconde gli oggettivi problemi che ci sono in materia di spiagge e concessioni. «Tutto questo, dice il sindaco, è causa della mancanza di un piano normativo che disciplini le coste. La passata amministrazione non è riuscita ad approvare il piano spiagge. Noi ci lavoreremo dal prossimo settembre e sento di garantire tutti i cittadini di Castelvolturno che per la prossima estate avranno a disposizione un piano per tutte le aree demaniali che garantirà ogni loro diritto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Adesso, finalmente che il mare sembra piu' pulito, bosognerebbe far capire ai nostri concittadini che hanno le concessioni sulle spiagge, che devono liberarizzare le discese sulla battigia, come e' prvisto in tutte le altre spiagge italiane. Tutte le volte che ho approfittato di poter fare un bagno nel villaggio coppola, ci sono state imposizioni economiche relative alle discese, e per evitare discussioni ho sempre pagato. Come anche i parcheggiatori abusivi, e' veramente una cosa vergognosa, che ti impongono almeno due euro per poter parcheggiare. Ma i vigili dove sono, ma quali sono i controlli che fanno ?