sabato 10 luglio 2010

Pannocchie, la pista della droga

10/07/2010


Vincenzo Ammaliato Castelvolturno.
Aveva colto tutti di sorpresa a Castelvolturno la manifestazione di protesta dei venditori abusivi di spighe, che giovedì scorso avevano bloccato per due ore l'attività amministrativa nel municipio sbarrando il portone d'ingresso. E che poi, una volta allontanati dalle forze dell'ordine dal palazzo comunale, si erano recati sulla via Domiziana, e anche qui avevano bloccato il traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia per circa un'ora. Il sequestro di tre carrettini per la vendita delle spighe operato il giorno prima dai carabinieri e dalla polizia municipale appariva come un'operazione ordinaria (come se ne registrano numerose contro l'illegalità diffusa sul litorale e che di solito non innescano proteste tanto animate). E in effetti, dai primi risultati delle indagini che stanno conducendo i carabinieri della locale stazione, emergono degli elementi che conducono più che al giallo del granturco, al bianco della polvere della sostanza stupefacente. Appena mezz'ora prima dell'innesco della fragorosa protesta, infatti, sempre i militari dell'arma guidati dal maresciallo Izzo, avevano messo in manette una persona sorpresa in fragranza di reato mentre spacciava droga dal balcone di casa sua (posto a pian terreno). Al momento del blitz, l'uomo (costretto a vivere su di una sedia a rotelle per una malattia) si trovava già agli arresti domiciliari per un precedente reato. Un ulteriore controllo ha permesso alle forze dell'ordine di trovare e sequestrare nella sua abitazione circa quattro dosi di marijuana e otto di hashish. Bruno Buccino, questo il suo nome (e qui si chiude il cerchio investigativo), è fratello di Armando (arrestato lo scorso gennaio per associazione mafiosa ed estorsione), ovvero il marito della donna che ha organizzato e tenuto le fila della manifestazione di protesta, Carmela De Crescenzo, anche lei vecchia conoscenza delle forze dell'ordine e con numerosi precedenti contro il patrimonio e per spaccio di droga. I carabinieri, proprio analizzando tutti questi elementi, ritengono probabile che la vendita delle spighe, da parte delle famiglie De Crescenzo-Buccino possa essere solo un'attività di copertura a quella molto più redditizia dello spaccio di droga. E che la banda, avendo subito in appena due giorni il sequestro dell'attrezzatura e l'arresto di un componente, abbia inscenato la manifestazione delle «spighe negate» spinta solo dal timore di perdere il business dello spaccio delle sostanze stupefacenti nel centro storico del paese domizio. Al momento, in ogni caso, i militari dell'arma hanno semplicemente formalizzato la denuncia per interruzione di pubblico servizio per le otto persone adulte (nel gruppo c'erano anche numerosi minori) che hanno bloccato il municipio e la via Domiziana. Intanto, l'inchiesta va avanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non bisogna fare un erba in solo fascio e poi bisogna prima sapere e non srivere cio che si udisce dagli'altri questa e l'italia poveri noi..

vincenzo ammaliato ha detto...

perfetto, dimmi, dimmi tutto quello che sai sulla questione!!
assumiamoci le responsabilità di quello che scriviamo e diciamo, il sottoscritto lo fa. e tu?