sabato 24 ottobre 2009

Due proiettili in una busta per i servizi sociali

Una busta contenente due proiettili calibro 22 e un messaggio anonimo indirizzato al dirigente dei servizi sociali del Comune che lascia poco all'immaginativa («Sei una persona morta»). La missiva è giunta ieri mattina all'ufficio protocollo del municipio di Castelvolturno, ed è stata immediatamente consegnata ai carabinieri. I militari hanno ascoltato gli addetti dell'ufficio affari sociali, senza, però, riuscire ad avere elementi utili per le indagini. «Di minacce più o meno velate e di insulti, hanno detto i dipendenti dell'ufficio ai militari dell'arma, ne subiamo in continuazione, quasi quotidianamente e da moltissime persone». Castelvolturno è un territorio dove il disagio socioeconomico è una costante. Negli ultimi periodi, poi, stando alle sempre più pressanti richieste ricevute dall'ufficio affari sociali, la povertà fra le gente del posto è andata aumentando in maniera esponenziale. E i problemi di bilancio dell'ente gestito dal sindaco Nuzzo non sempre hanno permesso di soddisfare mantenere gli impegni assunti. La lettera adesso è nelle mani dei Ris per analizzare eventuali presenze di impronti digitali. vi. am.

24/10/2009 Dopo le minacce ufficio deserto
In ferie la dirigente che ha ricevuto i proiettili
VINCENZO AMMALIATO Il giorno dopo la lettera minatoria alla dirigente del settore Affari sociali l’ufficio si presenta vuoto. Ufficialmente la dirigente è in ferie. Per lei le forze dell’ordine non hanno predisposto forme particolari di tutela, perché seppur non minimizzano la portata dell’atto non ritengono che possano esserci reali rischi per la sua incolumità. Con l’assenza della dirigente l’ufficio si trova completamente sguarnito, in quanto la destinataria delle minacce era l’ unica addetta del settore. «Da tempo, sottolinea Rosalba Scafuri, l’assessore agli Affari sociali del Comune di Castelvolturno, la dirigente dell’ufficio chiedeva supporto. Si trovava a dover gestire una mole di lavoro eccessiva per un solo dipendente. Per questo stavamo pensando a un bando di soccorso per l’assunzione di una seconda assistente sociale». Evidentemente, è arrivata prima la busta anonima con le minacce e i bossoli di proiettili. Quello del settore agli affari sociali è un ufficio particolarmente delicato per il Comune di Castelvolturno. Nonostante il paese conti poco più di ventimila residenti, all’ufficio in questione giungono decine di richieste d’ interventi al giorno. I minori in difficoltà affidati dal Comune alle case famiglie, ad esempio, sono ben trentasette. Diciassette di questi sono ospitati dal Centro Laila, la comunità gestita da Angelo Luciano che vanta crediti dal Comune di Castelvolturno per svariate decine di migliaia di euro e alla quale non sono pagate le rette dei minori da numerosi mesi. Il bilancio di previsione del municipio di Castelvolturno per il 2009 prevedeva un impegno spesa di circa seicentomila euro a favore dei minori in difficoltà. «Quattrocentoventimila di questi, fa sapere l’assessore Scafuri sono stati impegnati, ma non elargiti del tutto. Solo una piccola parte è stata realmente spesa in quanto alla cassa comunale manca liquidità». Peraltro, i responsabili della ragioneria dell’ente di piazza Annunziata non riescono neanche ad individuare i capitoli di spesa per impegnare i restanti duecentomila euro necessari per arrivare a fine anno. Per questo, lo scorso mese è stata soppressa l’annuale gita a favore degli anziani per recuperare ottantamila euro. “Senza l’apporto delle istituzioni centrali, denuncia Rosalba Scafuri, non riusciremo a superare questa che è una vera e propria emergenza». Da Castelvolturno gli amministratori si lamentano anche del fatto che l’assessore regionale agli Affari sociali, De Felice, promise due mesi fa durante un convegno un intervento speciale per il litorale di centomila euro. Ma dalla Regione non è giunto ancora alcun contributo. Intanto, l’ufficio affari sociale ieri e rimasto chiuso e chissà ancora per quanti giorni non andrà in funzione, facendo aumentare il disagio dei più deboli sul territorio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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