martedì 13 ottobre 2009

Fuorilegge per nascita costretti all’ignoranza


Impiegati comunali obbligati alla denuncia a Castelvolturno si studia una soluzione
Né mensa né trasporti per i bambini degli irregolari
11/10/2009
VINCENZO AMMALIATO La prima volta, sei anni fa, fu l’amministrazione comunale Scalzone a bloccare temporaneamente il finanziamento. Adesso lo stesso stop è dovuto a un particolare emendamento del pacchetto sicurezza emanato dal governo. Niente scuola a Castelvolturno per i figli degli immigrati irregolari della Domiziana, e disparità evidente di trattamento con tutti gli altri bambini che vivono in zona; e il centro costiero torna a interrogarsi se sia legittimo che le responsabilità dei genitori debbano ricadere anche sui figli. Dall’ufficio agli affari sociali del municipio rivierasco fanno sapere che lo scorso anno sono stati una trentina i bambini figli di immigrati irregolari per i quali si è intervenuti annullando il ticket per la mensa e per i trasporti a causa dello stato d’indigenza della famiglia. «Quest’anno - denuncia l’assessore agli affari sociali del Comune di Castelvolturno, Rosalba Scafuro - questo tipo di procedura non può essere attuata perché il dipendente comunale a cui toccherebbe vagliare la pratica, in quanto pubblico funzionario, sarebbe tenuto a denunciare alle forze dell’ordine l’eventuale cittadino straniero sprovvisto di regolare permesso di soggiorno». E non sono mancati già i primi casi di bambini figli d’immigrati irregolari scoperti a non frequentare la scuola sul litorale. I loro nomi sono Rosy e Hope, hanno sei e otto anni, e sono due fratelli nati in qui in Italia da una coppia di immigrati nigeriani. Quest’anno non sono stati a scuola. «I due bambini - segnala un dirigente dell’associazione di volontariato Jerry Masso (nella foto il camper per l’assistenza) - vivono solo con la loro mamma, che attualmente si trova agli arresti domiciliari in un villino di Pescopagano. La donna, oltre a trovarsi in un profondo stato di indigenza economica, non ha ovviamente la possibilità di accompagnare i propri figli a scuola, perché soggetta a misura restrittiva. Non potendo beneficiare dell’annullamento del ticket perché immigrata irregolare, i due bambini restano come incarcerati a casa con lei e non riescono a frequentare la scuola, così come hanno potuto fare fino allo scorso anno». La differenza fra i bambini figli di immigrati irregolari della Domiziana e quelli, invece, nati da genitori con regolare permesso di soggiorno oppure da coppie di cittadini italiani sta tutta in un documento e nei settanta euro necessari a pagare il ticket per la mensa e il trasporto. «Non so ancora in che modo potremmo fare per non violare la legge - fa sapere l’assessore Rosalba Scafuro, ma studieremo al Comun,e di concerto con il sindaco Francesco Nuzzo ogni forma possibile per assicurare l’istruzione a qualsiasi bambino vive qui sul territorio di Castelvolturno». Intanto, l'anno scolastico è già cominciato da quasi un mese e tra qualche settimana arriveranno anche le festività natalizie. Chissà, se la risoluzione del problema sarà più veloce di Babbo Natale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento: