martedì 5 maggio 2009

Nuzzo allo show-down vuole il faccia a faccia

05/05/2009
Venerdì in Consiglio comunale il sindaco spiega i motivi delle dimissioni: non ci sono le condizioni Non ancora ricucito lo strappo fra il primo cittadino e ampie componenti della sua maggioranza

VINCENZO AMMALIATO Dopo otto giorni di accuse incrociate fra il sindaco dimissionario di Castelvolturno e gran parte dei politici locali, Francesco Nuzzo conferma espressamente che non ritirerà la proprie dimissioni. E lo ha fatto ieri mattina chiedendo al presidente del consiglio comunale di convocare un’assemblea straordinaria con all’ordine del giorno proprio le dimissioni del primo cittadino e le motivazioni che lo hanno spinto a questa scelta. «Spiegherò - ha detto Nuzzo - fra le altre cose, perché non ho accondisceso agli innumerevoli inviti ricevuti la scorsa settimana in maniera trasversale dal mondo istituzionale e della società civile a non mollare. Per me è estremamente doloroso non continuare a guidare l’amministrazione di questo territorio. Purtroppo, però, non ci sono più le condizioni per andare avanti». Nell’ultima settimana i toni della polemica fra il sindaco e parte della sua maggioranza, accusata dal primo cittadino di averlo abbandonato e tradito, sono stati elevatissimi. Durante l’ultimo consiglio comunale, quello dello scorso mercoledì, nonostante Nuzzo non fosse presente, sono dovuti intervenire in più occasioni sia il presidente dell’assemblea con richiami verbali, sia le forze dell’ordine in sala per placare gli animi dei presenti in sala. Il primo cittadino è accusato dalla minoranza di centrodestra, da alcuni suoi ex uomini di fiducia e da una parte della cittadinanza «di aver infangato l’intera comunità castellana e di manipolare l’informazione». Ma venerdì sera potrà finalmente fornire la sua versione dei fatti direttamente dallo scranno più alto delle assise cittadine, nel consiglio comunale. «Lo dovevo a tutti coloro che mi hanno sostenuto negli ultimi giorni», ha sottolineato. Con molta probabilità, quindi, per il Comune castellano ci sarà il commissariamento. Ma in quali condizioni i funzionari della prefettura troveranno il paese lasciato dal sindaco-magistrato? I piani normativi (Puc, Siad e Spiaggia) ancora una volta resteranno chiusi nei faldoni e non approvati? Quello che è certo è che Castelvolturno si trova in una condizione generale pessima: le casse comunali, come denunciato più volte dallo stesso Nuzzo, «sono paticamente vuote». L’amministrazione non è riuscita ancora a creare una società «in house» per la gestione del ciclo integrato ai rifiuti, e il servizio è ancora svolto dal Consorzio unico che che non effettua la raccolta differenziata. La Procura ha chiuso il molo San Bartolomeo e i lavori per il porto turistico ancora stentano a partire; così come non si vede l’avvio degli importanti lavori previsti nell’acordo di programma. L’ultimo atto, invece, che vedrà impegnato il sindaco dimissionario, sarà quello relativo all’inaugurazione della piazzetta dedicata a Mimmo Noviello, il commerciante trucidato dalla camorra lo scorso anno. L’appuntamento è previsto per venerdì 15 maggio. All’evento dovrebbe partecipare anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

08/05/2009 Nuzzo stasera in consiglio «Ecco perché mi sono dimesso» Il marasma del ceto politico locale testimoniato dal sito web ufficiale: tra cambi, fughe e oscure alleanze
Navigando tra le pagine web del sito internet del Comune di Castelvolturno si percepisce chiaramente la grande confusione in cui è piombata la classe politica locale e, soprattutto, quella maggioranza che portò alla vittoria di Francesco Nuzzo quattro anni fa. Alla pagina dedicata agli organi istituzionali, compaiono ancora i nomi e le foto di alcuni assessori dimessi o defenestrati alcuni mesi fa. Ma è nella composizione del consiglio comunale che le carte addirittura si mescolano e creano forte stupore al navigatore di turno. Nel sito web i quattro consiglieri indipendenti che un mese fa confluirono in un partito d'opposizione, l'Udc, pur restando a parole fedeli al sindaco Nuzzo, sono indicati ancora come esponenti della Margherita; Giovanni Milone è indicato come esponente di Italia dei Valori, mentre all'ultimo consiglio comunale è stato visto nei banchi della maggioranza. E in consiglio compare ancora il consigliere le cui dimissioni hanno rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, Rita Di Giunta. Tutto il terremoto politico locale, in pratica, è partito contestualmente alla comunicazione delle sue dimissioni. Ma Francesco Nuzzo avrà la possibilità stasera di chiarire ufficialmente dinanzi all'assemblea cittadina la sua verità. È stato direttamente il sindaco dimissionario a chiedere la convocazione di questo consiglio comunale, che ha all'ordine del giorno un solo punto: «Dimissioni del sindaco e motivazioni». «Questo è un atto - ha spiegato il sindaco-magistrato - che debbo soprattutto ai cittadini di Castelvolturno e tutti coloro che negli ultimi dieci giorni mi hanno mostrato vicinanza». Ma Nuzzo non spiegherà solo i motivi che lo hanno spinto a dimettersi. A quanto apre, il primo cittadino è intenzionato a raccontare quali sono state le forze messe in campo sul territorio negli ultimi giorni per convincerlo a non ritirare il suo atto. Con molta probabilità, quindi, il sindaco Nuzzo si dimetterà col classico «botto». vi. amm.

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