lunedì 18 maggio 2009

La piazza dell’orrore simbolo di speranza


14/05/2009
Castelvolturno, domani la cerimonia per intitolare lo slargo all’imprenditore Domenico Noviello Un anno fa l’agguato in cui perse la vita il titolare dell’autoscuola Denunciò il racket
VINCENZO AMMALIATO Sarà il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano a rappresentare il governo, domani, in occasione della cerimonia per intitolare la piazzetta di Baia Verde a Castelvolturno all’imprenditore Domenico Noviello, ucciso un anno fa, proprio lì, dopo aver denunciato le pressioni del racket e gli emissari del clan dei casalesi. A spingere per questo appuntamento è stato il sindaco (dimissionario) di Castelvolturno, Francesco Nuzzo. Domani - inzio alle 11 - ci saranno anche l’assessore Corrado Gabriele, in rappresentanza della Regione, e l’arcivescovo di Capua, monsignor Bruno Schettino. Anche l’Associazione nazionale antiracket ha voluto ricordare Mimmo Novello. Al termine della commemorazione di Baia Verde, all’Holiday Inn, si terrà un convegno sul delicato e sempre preoccupante tema delle estorsioni. Subito dopo i funerali di Noviello, titolare di un’autoscuola, nel maggio dello scorso anno piombò su Castelvolturno una furiosa polemica relativa alla scarsa partecipazione della gente del posto, e soprattutto dei commercianti, al rito religioso. «Ebbene, domani, i cittadini del litorale - ha sottolineato Nuzzo - potranno riscattarsi da quel triste episodio». Il primo cittadino sarà, quindi nuovamente nella piazza di Baia Verde, dove lo scorso giugno fece piantare un ramo d’ulivo, proprio in ricordo di Mimmo Novello. Per Nuzzo, però, potrebbe essere questa la sua ultima uscita ufficiale con la fascia tricolore. Domenica prossima, infatti, se il sindaco-magistrato intende ancora guidare l’amministrazione locale, dovrà recarsi dal segretario generale del Comune e ritirare le dimissioni presentate lo scorso 27 aprile. Ed appare ancora incerto se lo farà. «Dal consiglio comunale dello scorso venerdì - ha detto - è emerso che esiste una maggioranza numerica. Non è ancora chiaro, purtroppo, se esiste una maggioranza politica. Certo, la democrazia si basa sui numeri, personalmente, però, avevo chiesto al Consiglio, come presupposto per continuare a fare il sindaco di Castelvolturno, una maggioranza di tipo politico». Il barometro, quindi, almeno per ora, pare tenda verso la rinuncia al ritiro delle dimissioni. Ma con un’amministrazione comunale nel vortice di una crisi politica che si protrae a oltranza da non meno di due anni, tutto è possibile fino all’ultimo istante. Nel frattempo, i consiglieri del Pd, partito di maggioranza che sostiene Nuzzo, continuano a ribadire di essere disposti a votare i piani normativi così come sono stati preparati, ma pongono condizioni sulla priorità della presentazione dei progetti. I quattro consiglieri dell’Udc confermano fiducia al sindaco, ma continuano a mostrarsi perplessi sul piano commercio. In pratica, ognuno sembra vada per la sua strada. Intanto, la gente di Baia Verde, in maniera spontanea, continua a innaffiare e prendersi cura ogni giorno di quell’ulivo piantato in memoria di Mimmo Novello.


18/05/2009
Scalzone attacca Nuzzo: «Pronti alle dimissioni in massa»

Un esposto alla Procura della Repubblica e un altro al Csm e dimissioni dal consiglio comunale. All’indomani del ritiro delle dimissioni del primo cittadino Francesco Nuzzo, sono sul piede di guerra i consiglieri di minoranza di Castelvolturno. «Il sindaco Nuzzo - ha detto il capogruppo dell’opposizione, Antonio Scalzone (nella foto) - ha mentito in occasione delle sue dimissioni, accusando i suoi consiglieri di maggioranza, oppure ha reso falsa testimonianza smentendo solennemente dinanzi all’assemblea di dieci giorni fa tutte le dichiarazioni sulla crisi che gli erano state attribuite dai mass media. Di questo - ha aggiunto Scalzone - il sindaco dovrà rispondere dinanzi alla Procura e al Consiglio superiore della magistratura». L’ex primo cittadino, peraltro, ha fatto sapere che insieme agli altri otto componenti del suo gruppo di minoranza, sta valutando la possibilità di contestuali dimissioni. «Non abbiamo più la minima considerazione di Nuzzo. Confidiamo solo nella magistratura, a questo punto - ha concluso - affinché si possa fare chiarezza sulle motivazioni che hanno spinto il sindaco a presentare le sue dimissioni e poi a ritirarle ribaltando ogni cosa da lui stesso dichiarata». vi.am.

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