lunedì 18 maggio 2009

L’arte di strada nella chiesa dei Comboniani


18/05/2009

Una parrocchia dedicata alla pastorale degli immigrati non poteva non avere ai suoi muri immagini e rappresentazioni bibliche in chiave multietnica. E così, dopo i 14 quadri della Via Crucis realizzati da un artista polacco che ha immaginato la passione di Cristo popolata di perfidi soldati nazisti e di rassegnati deportati ebrei, e dopo l’immagine della Madonna Nera di Czestochowa, alle pareti della Chiesa Santa Maria dell’Aiuto adesso ci sono dieci nuovi affreschi che raffigurano vari momenti della vita di Gesù fra gente d’ogni razza e colore. A realizzarli sono stati due artisti erranti per il mondo, l’ungherese Casba e il suo adepto, Giorgio, di Trieste, che sono venuti a conoscenza della missione dei comboniani del litorale domizio lo scorso anno mentre si trovavano in Africa. Dal continente nero si sono spostati in quel fazzoletto di terra a nord di Napoli dove padre Poletti da tredici anni predica e combatte tutti i giorni per la salvezza dell’anima degli immigrati della zona e per far valere i loro diritti inviolabili. Nella parrocchia ad personam del centro Fernandes i due artisti hanno raffigurato Gesù alle nozze di Cana invitato da uno sposo di razza bianca e dalla sua sposa, invece, di razza nera. Nero è anche il colore della pelle del buonn sammaritano che aiuta il figlio di Dio durante il suo viaggio e della sammaritana al pozzo. Come nero è il colore della pelle dei nuovi immigrati che cercano ricovero in questi giorni sul territorio domizio. Molti di loro dormono accampati nel sagrato della chiesa dagli affreschi multietnici.
vinc. amm.

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