05/10/2008
Sono alti, giovani, indossano occhiali scuri, baschi e tuta mimetica. Sono i militari dell'esercito italiano, che con tanto di mitra a tracolla da ieri pattugliano non i polverosi quartieri di Bagdad o Kabul, ma la via Domiziana, a Castelvolturno. Ieri, meno automobilisti del solito, meno immigrati, meno lucciole. Ma questo è un fenomeno che si ripete a Castelvolturno da almeno un paio di settimane. C’è stato, invece, chi è convolato a nozze e ha percorso la via Domiziana in corteo con amici e parenti. Ed è capitato anche che la sposa abbia chisto all’autista di fermare l’auto nei pressi di un chek point col desiderio di posare per uno scatto con l’abito bianco di fianco ai militari: una foto da incorniciare con sposo, sposa e militari impegnati nello stanare camorristi e trafficanti di droga nigeriani. I soldati hanno rifiutato. Infuriata, invece, un’automobilista di Castelvolturno residente a Pinetamare. Per raggiungere il mercato settimanale del centro storico la donna è stata fermata e controllata a ben tre posti di blocco: «Perché proprio a me, in meno di mezz’ora?», ha domandato all’ultimo check point. Scrollate di spalle e laconica risposta: «In giro non c’è quasi nessuno». vi.am.
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