12/10/2008
VINCENZO AMMALIATO «Una manifestazione bipartisan contro camorra e immigrazione clandestina». È l’idea, «da mettere in pratica in pochi giorni», annunciata ieri sera dal sindaco di Castelvolturno Francesco Nuzzo al termine di una giornata tesa, iniziata nella sala consiliare del Comune con un incontro sulla sicurezza con i cittadini, i politici locali e sei parlamentari del Pdl: Ernesto Caccavale, Giovanni Compagna, Pasquale Giuliano, Giovanna Petrenga, Giovanni Sagliocco e Carlo Sarro; assenti i tre parlamentari della zona, Nicola Cosentino, Gennaro Coronella e Mario Landolfi. Francesco Nuzzo ha aperto i lavori chiedendo ai partecipanti di essere responsabili e di non lasciarsi andare a invettive nei confronti di nessuno, come accaduto nella manifestazione di martedì scorso, quando molti cittadini scandirono cori anti-sindaco. «Siamo in un momento storico particolare - ha detto Nuzzo - dove più di una persona perbene a Castelvolturno sta rischiando la vita». Ma le sue parole, almeno in un primo momento, non hanno trovato sponde favorevoli; il sindaco Nuzzo infatti, a metà giornata, ha abbandonato la sala comunale perché innervosito e amareggiato dall'intervento del consigliere d'opposizione Sergio Luise, il quale lo ha chiaramente indicato come «corresponsabile dei gravi problemi recenti che sta patendo il territorio». Poco dopo, un cittadino di Castelvolturno presente in sala, al quale non è stata concessa la possibilità d'intervenire al dibattito, ha inveito pesantemente contro gli organizzatori dell’incontro, definendoli addirittura «camorristi». Una dozzina gli interventi che si sono susseguiti fra enfasi e rabbia. Sono intervenuti i semplici residenti, i promotori del corteo non autorizzato svolto sulla Domiziana lo scorso martedì, i volontari delle associazioni del territorio, gli amministratori locali. Tutti si sono concentrati essenzialmente su due temi: «Castelvolturno non è un paese razzista, così descritto nelle ultime tre settimana da gran parte dei mass media nazionali e il fatto che le forze dell'ordine che hanno militarizzato la zona abbiano una visione purtroppo solo parziale dei problemi del territorio». L'ex sindaco Antonio Scalzone ha annunciato che «se tra un paio di settimane le forze dell'ordine che pattugliano Castelvolturno non si impegneranno anche nel contrasto all'immigrazione clandestina, inviterò tutti i cittadini a consegnare al Comune le proprie carte d'identità». In questo paese - ha continuato Scalzone - i clandestini hanno maggiori diritti dei residenti. Quindi è meglio essere irregolari». Mentre Vincenzo Martino della Proloco ha auspicato un aumento strutturale ell'organico del commissariato di polizia. «Quando i mille uomini delle forze dell'ordine lasceranno il territorio - ha detto Martino - sarà necessario raddoppiare gli agenti al commissariato». I lavori sono terminati con i saluti e la solidarietà espressa dai sei parlamentari intervenuti alla gente del litorale. Fra tutti, colui che ha guadagnato più applausi è stato il senatore Carlo Sarro, il quale ha proposto «di riunirsi ogni venti giorni a Castelvolturno per fare il punto della situazione, così come sta facendo con la città di Napoli il premier Berlusconi per il problema rifiuti». Poi in serata l’annuncio di Nuzzo. «Ho l’adesione di tutti i parlamentari del Pdl presenti in Comune; qualcuno nel Pd ha già aderito». La sensazione è che non sarà molto facile mettere tutti d’accordo.
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