venerdì 8 agosto 2008

il caso

08/08/2008


All’indomani del barbaro omicidio del loro genitore non avevano voluto rilasciare alcuna dichiarazione pubblica. Non presero parte neanche alla manifestazione in ricordo del padre organizzata dal sindaco di Castelvolturno, Francesco Nuzzo. Stretti nel loro lacerante dolore fecero sapere solo che a breve avrebbero lasciato per sempre il territorio. L’autoscuola Mimmo è stata aperta fino a qualche giorno fa. Adesso è chiusa ufficialmente per le ferie estive, ma dal prossimo settembre a tirare su la saracinesca dell’autoscuola del parco Sementini sarà una nuova gestione. I figli di Mimmo Noviello, l’uomo giustiziato dai killer della banda camorristica della Domiziana lo scorso maggio perché cinque anni fa denunciò i suoi aguzzini, hanno quindi lasciato definitivamente Castelvolturno. Hanno abbandonato un territorio che sembra ostaggio di quel crimine organizzato che gestisce in zona interi settori economici. Addirittura, sembra, che oltre a vessare i commercianti e gli operatori economici, i malavitosi che imperversano sul litorale stiano pretendendo il pagamento di una sorta di tangente anche da parte dei proprietari delle abitazioni che sono oggetto di ristrutturazione. E la somma da pagare, ovviamente, cresce in base al tipo di cantiere che è stato aperto. In pratica, il piombo piovuto negli ultimi dieci mesi a Castelvolturno non sarebbe altro che il chiaro segnale della forza dei nuovi «padroni»: nessuno si deve opporre alla leggi da loro imposte. C’è un sottile filo rosso che lega i quattro agguati mortali avvenuti a Castelvolturno lo scorso novembre (un romeno trovato morto a Baia Verde, un ventitreenne ucciso a Pinetamare, un cittadino italiano d’origine rom e un suo amico di Giugliano crivellati di colpi al centro storico) e il duplice omicidio dei cittadini albanesi avvenuto lo scorso lunedì a Destra Volturno. Gli inquirenti non hanno dati certi, ma gli omicidi dovrebbero avere tutti la stessa matrice. Vale a dire: persone condannate senza appello dal tribunale della camorra perché ritenute autori di furti e rapine subite dai commercianti che in zona godono della «protezione» della malavita. Persone ammazzate quasi tutte in pieno giorno e in luoghi frequentati da molta gente. Il messaggio che lancia la camorra della Domiziana deve essere quanto più chiaro e plateale possibile. A giorni i cittadini di Castelvolturno porteranno in processione la statua della Madonna del Mare, il prossimo 15 agosto. Tutti in paese quel giorno festeggeranno. Il giorno dopo inizierà la conta dei giorni che mancano alla chiusura dell’estate e si tireranno le somme di una stagione calda non solo meteorologicamente. E qualche altro castellano, probabilmente, prenderà l’esempio dei figli di Mimmo Novielllo. Andandosene. vi.am.

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