sabato 23 agosto 2008

Cantiere aperto e sicurezza negata sul lido autogestito

18/08/2008



I bus di linea hanno la fermata all’ingresso Fermi da mesi i lavori di recupero



Affissi alla rete che sormonta i blocchi di cemento che prima dell’estate impedivano l’accesso al tratto di costa, ci sono ancora tutti i cartelli dei cantieri edili. Proprio in prossimità del varco che permette l’entrata sull’arenile, poi, ci sono due piccoli segnali circolari che indicano vietano l’accesso. Eppure sulla spiaggia non c’è alcun mezzo meccanico, né operai sudati intenti a lavorare. Su questo tratto di costa, quello compreso tra Fontana Bleu e la Cittadella, fino ad un paio di mesi fa erano in corso i lavori di recupero dell’area predisposti dal commissariato straordinario di governo. Adesso ci sono solo i cartelli che vietano l’ingresso e centinaia di bagnanti provenienti dalle province di Napoli e Caserta che se ne infischiano e che ogni giorno scelgono questo tratto di spiaggia per trascorrere una giornata a mare. Qui, al confine fra le località di Pinetamare e Ischitella, c’è il capolinea della compagnia casertana dei trasporti, ma anche quello dell’Anm e dell’Atan. Qui approdano tutte quelle persone che non vogliono o che non possono spendere quindici, venti euro o anche più per un giorno di mare. Qui si trova il pittoresco quadro dell’Italia anni 70, quella che partiva per i lidi con la frittata di maccheroni e il vino rosso a sacco. Qui si trova una sorta di melting pot balneare, dove in cento metri di spiaggia è possibile ascoltare almeno una dozzina di lingue diverse. Qui si trova, purtroppo, anche la morte. Negli ultimi dieci anni sono almeno una dozzina le persone annegate in questo fazzoletto di costa. Eppure queste tragedie non hanno mai destato particolare sdegno, restando solo fonte per le statistiche; forse perché sia attori, sia comparse di questi drammi estivi sono stati quasi sempre immigrati. Appena ieri il mare ha restituito il corpo dell’ultima vittima, un giovane marocchino inghiottito dal mare venti ore prima. Nessun bagnino aveva potuto intercettare la sua richiesta d’aiuto. Nessun cartello indicava, all’ingresso dell’arenile, che la spiaggia non era sorvegliata e che era sprovvista di qualsiasi sistema di sicurezza. Qui otto giorni fa è stato lanciato un altro allarme annegamento, ma le ricerche non hanno dato alcun esito. C’è addirittura il dubbio che si sia potuto trattare del gesto di un burlone, oppure davvero l’acqua del mare della spiaggia libera di Fontana Bleu custodisce con avarizia sul suo fondo il corpo di un uomo annegato? Un bagnante fantasma per una spiaggia fantasma. Intanto la guardia costiera di Castelvolturno ha fatto sapere di aver invitato ufficialmente più volte quest’estate sia il commissariato di governo, sia il Comune di Castelvolturno a mettere in sicurezza la spiaggia libera di Ischitella, ma non ha avuto ancora alcuna risposta. vi.am.

La spiaggia libera «autogestita» tra Fontana Bleu e la Cittadella

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