mercoledì 6 aprile 2011

Moglie in ospedale, gli tolgono i figli e lo sfrattano


06/04/2011
l'uomo è costretto a vivere in auto in un parcheggio.
il dramma: ha anche una figlia disabile, per la quale non si trova una struttura adeguata.

Vincenzo Ammaliato Castel Volturno.
Dieci giorni fa, decisamente la peggiore giornata della loro vita. Eppure, da allora le cose per i componenti della famiglia Palomba sono sempre più in salita. I guai sono cominciati con dei dolori allo stomaco accusati dalla signora Rita. Il marito, Salvatore, l’accompagna al pronto soccorso; e subito dopo, in preda ad un choc, lascia la figlia, Mina, di nove anni e mezzo disabile con invalidità totale dalla nascita, nella stanza degli affari sociali del Comune di Castel Volturno, adagiandola a terra in una grossa coperta. Subito dopo chiede ai funzionari di occuparsi di lei fino a quanto non si sarebbe sincerato delle condizione di salute della consorte che a breve sarebbe stata operata e va via. I dipendenti del Comune, chiedono l’intervento del tribunale dei minori che dispone l’immediato trasferimento della bambina in un istituto sanitario e contestualmente denuncia il papà per abbandono di minore. Il giorno dopo è l’ufficiale giudiziario a dare un altro colpo alla sfortunata famiglia. Aiutato da un nutrito gruppo di uomini delle forze dell’ordine, il funzionario sfratta per morosità i Palomba dalla casa che occupavano sulla via Domiziana. Durante le operazioni, il figlio sedicenne dei Palomba si oppone all’intervento e i tutori della legge dispongono il suo trasferimento in una casa famiglia. Da quel giorno il capofamiglia, privato dei suoi figli, con la moglie convalescente in ospedale e senza più una casa, dorme all’interno della sua autovettura nel parcheggio della clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Intanto, l’istituto sanitario che assiste sua figlia non è attrezzato per offrire alla bambina le cure di cui ha bisogno. «Le condizioni di salute di mia figlia – denuncia Salvatore Palomba – stanno peggiorando velocemente di giorno in giorno». Il direttore sanitario ha chiesto il trasferimento di Mina in una struttura più adeguata. L’assessore alle Politiche sociali del Comune litoraneo Angela Jacono, la stessa che si sta prodigando per risolvere il problema legato all’alloggio per i Palomba, ha contattato numerosi istituti sanitari della Campania (quasi tutti) per chiedere di ospitare la bambina. Ma pare che nessuno sia in grado di sostenere le cure di cui la piccola Mina necessita per ventiquattro ore al giorno. «L’unica struttura che può seguire la mia bambina – dice Salvatore Palomba con rassegnazione mista a rabbia – è casa sua, con la mamma al fianco». Ma al momento i Palomba hanno a disposizione soltanto una vecchia automobile. Al momento, quella è casa loro. Al momento i Palomba sono isolati con i loro problemi; problemi che dovrebbero essere in qualche modo condivisi con le strutture di assistenza, evidentemente distratte da altre emergenze. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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