lunedì 18 aprile 2011

Comune senza soldi, via tre scuole

15/04/2011
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Vincenzo Ammaliato Castel Volturno. Non si placano nel centro domiziano le polemiche scoppiate subito dopo la comunicazione da parte dell’amministrazione comunale che per il nuovo anno scolastico sarebbero stati chiusi tre plessi scolastici a causa del pesante deficit in cui versano le casse del municipio. L'amministrazione non riesce più a sostenere i costi di gestione degli immobili che non sono di proprietà del Comune e quindi decide la loro chiusura. La mannaia del Comune è caduta sulla scuola dell’infanzia e nello specifico per i plessi del centro storico, del Villaggio del Sole e di Destra Volturno, in totale sette aule che ospitano circa ottanta bambini. Le famiglie, ma soprattutto le mamme dei piccoli studenti coinvolti minacciano di opporsi a quest’ordinanza sindacale, che creerebbe loro grossi disagi qualora i nuovi edifici scolastici si trovassero distanti dai loro quartieri. Intanto, gli amministratori di Castel Volturno rassicurano che le classi non saranno cancellate. All’assessorato all’istruzione, infatti, di concerto con i dirigenti degli istituti coinvolti si sta lavorando all’ipotesi accorpamento delle classi nelle strutture che ospitano le elementari che si trovano vicino a quelle dell'infanzia chiuse, per lenire in questo modo e probabilmente addirittura abbattere i disagi dei bambini e delle loro famiglie. Appena finito l’anno scolastico, infatti, all’interno dell’immobile che ospita la scuola elementare al Villaggio del Sole inizieranno i lavori necessari. Qui sarà ospitata la materna soppressa. Mentre per il centro storico si sta valutando la possibilità di utilizzare una parte del refettorio della scuola Garibaldi. Senza la sala mensa, i bambini potrebbero consumare il pasto nelle proprie aule, utilizzando delle tovagliette fornite dal Comune. Il problema irrisolto a questo punto resterebbe solo quello per l'asilo eliminato nel quartiere di Destra Volturno. Nel popoloso abitato a nord di Castelvolturno non ci sono altri istituti scolastici pubblici. Peraltro, in questa parte del territorio del centro domiziano vivono in prevalenza famiglie con scarse risorse economiche. L’onere di accompagnare i figli a scuola alla scuola del centro storico che dista alcuni chilometri per loro peserebbe sicuramente molto. È a conoscenza di questa particolare situazione anche Angela Jacono, l’assessore all’istruzione, nonché vicesindaco del centro domiziano, che sta studiando con i suoi collaboratori la migliore soluzione possibile. «Le scelte che abbiamo adottato – sottolinea l’assessore Jacono – sono state anche per noi dolorose, ma necessarie per uscire fuori dalla particolare e complicata situazione finanziaria in cui il Comune si trova. In ogni caso – aggiunge il vicesindaco – le classi non saranno soppresse, perché il corpo docente resterà interamente in carico, tutt’al più saranno trasferite in altri immobili». Ai bambini di Destravolturno, quindi, in attesa di tempi migliori non resta che fare "oh". © RIPRODUZIONE RISERVATA

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