mercoledì 23 marzo 2011

Parco Saraceno, scatta il blitz contro abusivi e irregolari


23/03/2011

forze dell'ordine e operai della Multiutility recidono gli allacci idrici illegali

Vincenzo Ammaliato Castel Volturno.
Carabinieri e poliziotti entrano in forze all’interno di Pinetamare e si dirigono in direzione del Parco Saraceno, vero e proprio «quartiere-stato», abitato in prevalenza da abusivi, dove la legge che vige fra le trenta palazzine del condominio da oltre un decennio è quella della prepotenza. Ma questa volta non c’è da assicurare alla giustizia un pericoloso latitante o un gruppo di balordi rapinatori: le forze dell’ordine sono da supporto a due squadre di tecnici della Multiutility, l’azienda misto pubblico-privata che a Castelvolturno gestisce il servizio idrico e che devono compiere i distacchi delle forniture a tutti gli utenti allacciati abusivamente. Non si tratta in questo caso di morosi che non hanno pagato qualche bolletta, ma di veri e propri utenti abusivi, dai cui rubinetti scorre regolarmente l’acqua, tanta acqua, ma che sono completamente sconosciuti all’erario. E appena i tecnici della Multiutility iniziano le proprie operazioni, si forma un drappello di abitanti del parco nei pressi degli allacci abusivi; qualcuno tenta anche di impedire fisicamente il lavoro degli operai, ma il dispiegamento di polizia e carabinieri è talmente ingente che non resta altro che rassegnarsi e assistere con desolazione a tutte le operazioni. A questo punto, però, dal gruppo di abusivi si alzano strali e invettive nei confronti degli amministratori locali e degli stessi componenti delle forze dell’ordine. L’intervento va avanti per ore, e a fine lavori si contano circa cinquanta distacchi ad altrettante abitazioni. In pratica, è stato distaccato quasi l’intero parco, fa sapere Giovanni Palazzo, il presidente della Multiutility, ad eccezione di una manciata di appartamenti regolari e delle attività commerciali. Difficile adesso per gli abusivi regolare le proprie posizioni con l’azienda idrica. Qualora, infatti, volessero pagare gli arretrati e l’installazione dei contatori che non esistono affatto, sarebbe comunque difficile poter avere il contratto, in quanto gran parte degli abitanti del parco sono fantasmi per il Comune di Castelvolturno, essendo la loro presenza sul territorio non certificata in alcun registro. Ma chi vive al parco Saraceno? La metà degli abitanti proviene dall’area metropolitana della provincia a nord di Napoli e dall’agro aversano. L’altra metà è un vero melting pot multirazziale. Qui ci sono cittadini originari dei paesi dell’est Europa, dell’Africa centrale e del maghreb. Sono circa ottanta famiglie che popolano il quartiere, e almeno settanta di queste sono abusive, non solo nei confronti della Multiutility ma perché non pagano neanche i fitti ai legittimi proprietari, ovvero alla famiglia dei costruttori Coppola. Gli stessi che in quest’area dovranno a breve realizzare un porto turistico da 1250 posti barca. Al posto delle fatiscenti palazzine ci dovranno essere moli e vele, e nei progetti dell’opera il parco dovrà essere totalmente demolito. Per i lavori saranno impegnati oltre ottanta milioni di euro e la presenza degli abusivi del parco potrebbe rallentare la realizzazione dell’opera. È per questo che la gente del Saraceno immagina che l’operazione di ieri sia solo il prologo di una serie di azioni volte a farli abbandonare le case. Ma durante il blitz di ieri hanno lanciato dei chiari messaggi: «Se abbatterette il parco Saraceno – hanno urlato molti di loro – lo dovrete fare con noi dentro». Per Pinetamare è iniziata decisamente una turbolenta primavera. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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