lunedì 14 marzo 2011

Dall'ambulanza rubano il cellulare di servizio

13/03/2011

i medici soccorrono un ammalato grave e i ladri entrano in azione

Vincenzo Ammaliato.
Semmai i furti avessero un limite entro il quale si potrebbe considerare la decenza, ebbene in questo caso l'asticella sarebbe stata superata abbondantemente. Il mezzo del 118 del presidio di Castelvolturno arriva a Pinetamare a sirene spiegate. Poco prima dalla centrale hanno avvisato che c'è un uomo da soccorrere in gravi condizioni. L'indirizzo è quello del Parco Saraceno, condominio abitato prevalentamente da abusivi; ma ci sono anche numerosi pregiudicati e persone cosiddette borderline. Gli interventi al parco Saraceno hanno sempre risvolti particolari per il personale del 118. Ma a loro poco importa, perché ogni paziente è uguale all'altro. La persona da soccorrere in questo caso è in piena crisi epilettica. Appena l'ambulanza arriva sotto casa, i medici e gli infermieri si precipitano all’interno. Senza preoccuparsi, ovviamente, di chiudere il mezzo a chiave. Ogni secondo, in questi casi, è prezioso per salvare una vita. Ma evidentemente a Castelvolturno si spara anche sulla croce rossa. Perché al rientro del personale nell'ambulanza, non c’è più il telefono cellulare di servizio, proprio quello dove giungono le chiamate d'emergenza. Lo stupore e il rammarico per il furto viene momentaneamente messo da parte dallo staff medico e l'ambulanza si dirige a folle velocità in direzione della clinica Pineta Grande. L'imperativo è quello di soccorrere il paziente. L'uomo viene condotto in ospedale e «stabilizzato» dai medici del pronto soccorso. Subito dopo i sanitari pensano al cellulare rubato e si recano dai carabinieri per la denuncia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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