giovedì 23 aprile 2009

Otto chilometri contro il razzismo


Domani mattina corteo sulla Domiziana dall’American Palace al Municipio
17/04/2009

VINCENZO AMMALIATO Gli organizzatori contano di arrivare a diecimila presenze. La prefettura ne stima molte meno. A Castelvolturno, intanto, è tutto pronto per la manifestazione contro il razzismo organizzata dalla Rete Campana Antirazzista e dal Movimento dei Migranti e dei Rifugiati. L’appuntamento è per le 10.30 di fronte a quello che suo malgrado è diventato il simbolo di Castelvolturno nell’ultimo anno, l’American Palace, al chilometro 32 della via Domiziana. Qui lo scorso novembre le forze dell’ordine diedero vita a un blitz contro l’immigrazione clandestina. Fu perquisito l’intero stabile e alla fine dell’intervento furono inviati ai Ctp circa quaranta immigrati privi di permesso di soggiorno. «Dopo la caccia ai camorristi - si legge nel volantino distribuito dalla rete antirazzista - è iniziata sulla Domiziana quella agli immigrati clandestini». Parte da qui l’appello per il ritiro del pacchetto sicurezza in discussione al parlamento che secondo i promotori della manifestazione minerebbe i diritti minimi dell’individuo. «Dignità, diritti e permesso di soggiorno, chiede per gli immigrati Mimma D’Amico, del centro sociale ”Ex Canapificio”. Sono indispensabili, dice, per iniziare dei percorsi d’integrazione». Questi saranno gli slogan che caratterizzeranno la manifestazione di domani. Il corteo che si snoderà lungo gli otto chilometri che separano l’American Palace dal centro storico, sarà aperto dagli amici dei sei immigrati trucidati lo scorso 18 settembre nella sartoria etnica. Con loro avranno un grosso cartellone dove sono stati stampati i nomi dei sei ghanesi morti e le loro foto. «Dopo sette mesi da quel triste giorno, dice con tristezza un connazionale delle vittime, c’è ancora chi ritiene che quell’atto barbaro sia nato per regolamenti fra bande criminali. E non vuole ammettere che si è trattata di una strage gratuita spinta dall’odio razziale». Fra i partecipanti alla manifestazione è certa la presenza del sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, degli onorevoli Andrea Sarubbi, Pina Picierno, Jean Léonard Touadì, Rosa Calipari, Giusto Catania, Incostante e di Rosa Suppa. Probabile anche la presenza di Franca Rame, Dario Fo, Gad Lerner e padre Alex Zanotelli. Non ci saranno, invece, i cittadini di Castelvolturno. Quasi nessuna fra le tante associazioni di volontariato della zona ha sostenuto la campagna d’informazione iniziata due mesi fa dai promotori. Secondo l’ex sindaco Antonio Scalzone, addirittura il prefetto avrebbe dovuto negare il permesso di svolgere la manifestazione a Castelvolturno. «Nel volantino si legge che la mia città è un luogo dove regna il razzismo - dice Scalzone - Niente di più falso. Castelvolturno ha dato e continua ancora oggi a farlo, grossi segni di tolleranza nei confronti degli immigrati, compresi quelli che delinquono. Sempre più spesso, continua l’ex sindaco, si dice che sul litorale manca la presenza dello Stato. E paradossale che ogni qual volta che le istituzioni fanno sentire la propria presenza, come nel caso dell’invio dei militari deciso dal ministro degli interni, c’è chi polemizza».





«Immigrati maltrattati servirebbe la sede Onu»

18/04/2009
Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati, denuncia il caso-Castelvolturno


VINCENZO AMMALIATO «Le difficoltà e i patimenti che gli immigrati subiscono sul litorale domizio sono talmente tanti che servirebbe un ufficio permanente delle Nazioni Unite per i rifugiati direttamente sul posto. Ma siccome non è possibile realizzarlo, allora intensificheremo i rapporti istituzionali con le associazioni locali che si occupano di queste tematiche». Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, interviene alla conferenza stampa organizzata ieri pomeriggio dalla rete antirazzista nell’aula consiliare del Comune di Castelvolturno e va dritta al cuore del problema. «Conosco bene le difficoltà di questo territorio», dice. «E qui c’è molto da lavorare». Subito dopo l’intervento del commissario Boldrini, ha preso la parola Franca Lecce, responsabile immigrati della confederazione delle chiese evangeliche, la quale ha confermato che «è stata scelta Castelvolturno quale luogo della manifestazione antirazziale perché rappresenta il luogo simbolo della sopraffazione degli immigrati e dei rifugiati». Nella sala comunale, però, ad ascoltare i relatori non c’era molta gente del posto. In pratica, oltre a una dozzina di responsabili delle ventisette sigle che hanno ideato la manifestazione, c’era solo uno sparuto gruppo di extracomunitari. Mancavano anche i politici locali, compreso il primo cittadino di Castelvolturno, Francesco Nuzzo. Ma c’era il suo assessore agli affari sociali, Rosalba Scafuri: «Fate di Castelvolturno un laboratorio per l’integrazione degli immigrati. Finita la marcia non abbandonate il territorio e gli immigrati». L’assessore Scafuri, inoltre, ha difeso i cittadini del posto: «La gente del litorale casertano non è razzista ma esasperata. Qui gran parte dei diritti inviolabili dell’individuo non mancano solo per gli immigrati, ma per tutti. E la Regione Campania si deve assumere le proprie responsabilità per invertire l’ordine delle cose». Gli ha fatto eco Jean René Bilongo, mediatore culturale e giornalista che vive a Castelvolturno da dieci anni, secondo il quale etichettare questo territorio e la sua gente come «razzista» è un atto sterile e che non produce alcun effetto positivo per la causa degli immigrati che vivono in zona. «Gli extracomunitari - ha sottolineato Bilongo - dovrebbero essere maggiormente coinvolti quando in ballo c’è il loro futuro». Per Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci, invece, sarebbe opportuno per gli immigrati e rifugiati della zona ripristinare i campi di solidarietà che nacquero nei primi anni 90 a Villa Literno per sostenere i lavoratori delle campagne. L’incontro nella sala comunale è terminato con l’appuntamento alla marcia che prenderà il via questa mattina alle 10.30 nei pressi dell’American Palace. Intanto, però, i politici del centrodestra locale hanno annunciato che stanno organizzando una sorta di contromanifestazione. «Non sarà in contemporanea con quella dalla rete antirazzista ma sarà fatta a breve», ha detto il capogruppo dell’opposizione consiliare Antonio Scalzone.

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