giovedì 23 aprile 2009

Il sindaco Nuzzo pronto a rassegnare le dimissioni


La sua maggioranza è risicata lo tiene in sella un solo voto

21/04/2009
ENZO AMMALIATO «A questo punto, per il bene del paese, ritengo sia meglio che arrivi il commissario prefettizio». Ad auspicare una nuova guida per il Comune costiero non è questa volta il capo dell'opposizione politica o un residente scontento dell'operato dell'amministrazione: ma lo stesso primo cittadino di Castelvolturno, Francesco Nuzzo. Il sindaco-magistrato ha resistito a quattro anni di continue crisi intestine. Non ha mollato durante i dodici mesi della commissione d'accesso. È rimasto saldo in sella mentre i consiglieri della sua maggioranza cambiavano di continuo casacca e a secondo dei nuovi assetti politici imponevano e rpetendevano nuove giunte. Ma questa volta, a dodici mesi esatti dal rinnovo naturale del consiglio comunale, Nuzzo pare essere pronto a gettare la spugna. Negli ultimi dieci giorni ha incassato due colpi pesanti: le dimissioni imposte dai consiglieri indipendenti del suo uomo di fiducia, il vicesindaco e assessore al bilancio, Lorenzo Marcello, e le dimissioni formalizzate ieri del consigliere Rita Di Giunta (eletta nel 2005 nelle fila di Forza Italia e poco dopo uscita dal partito delle libertà per sostenere l'amministrazione Nuzzo). «Sulla carta ho ancora una maggioranza numerica di un voto, sottolinea il sindaco. Ma non reggo più, sostiene con amarezza, alle continue richieste di carattere personale che avanzano alcuni esponenti della mia squadra». In paese, in effetti, aumenta l'amarezza di molti cittadini per le grosse opere relative all'accordo di programma che dovevano partire da tempo e di cui si sa ancora poco. Il porto turistico appare ormai solo un miraggio. Ed anche i progetti di carattere politico promessi in campagna elettorale non sono ancora arrivati al traguardo; primo fra tutti, il piano regolatore generale. «Sono stanco di fare da parafulmine, ha detto il sindaco Nuzzo. È il momento che ognuno a Castelvolturno si assumi le proprie responsabilità». Come dire, «a buon intenditore, poche parole».


Di Giunta via, entra Martino: sarò all’opposizione
22/04/2009
Forzista e amico di Scalzone la new entry

VINCENZO AMMALIATO «Lascio l'amministrazione comunale convinta di aver onorato al meglio il mandato conferitomi dai cittadini e, soprattutto, con la convinzione che Castelvolturno durante gli ultimi quattro anni sia cresciuta in positivo sotto molti punti di vista». È lunga e accorato la lettera di dimissioni presentata da Rita Di Giunta. La missiva, che di fatto ha aperto l'ennesima crisi di maggioranza, però, non spiega chiaramente i motivi che hanno spinto l'ex forzista e poi consigliere indipendente alla drastica decisione. «Lo faccio, si legge nelle prime righe, per motivi personali». La lettera, in ogni caso, pur chiarendo inequivocabilmente che le dimissioni sono «irrevocabili», precisare che pur lasciando l'amministrazione comunale, Di Giunta continuerà ad occuparsi di politica nella veste di commissario cittadino dell'Udeur. Intanto, il sindaco Nuzzo, dopo lo sfogo dello scorso lunedì, durante il quale aveva paventato le proprie dimissioni da primo cittadino, ha convocato una riunione di maggioranza con all'ordine del giorno proprio la crisi politica. Convocati nel suo ufficio domani pomeriggio i consiglieri indipendenti che la scorsa settimana sono confluiti nell'Unione di Centro, quelli del partito democratico e il restante degli indipendenti. Le bocche degli uomini che sostengono l'amministrazione Nuzzo sono tutte cucite. Il momento è delicato e nessuno vuole esporsi. «Prima dell'incontro di giovedì pomeriggio non è il caso di fare alcun commento», ha sottolineato il neocentrista Antonio Russomando. Lo stesso fanno i sei assessori della giunta Nuzzo, che si dicono concentrati sui progetti che stanno portando avanti, piuttosto che ai balletti di carattere politico. Ovviamente gongolano sulla sponda politica opposta a quella di Nuzzo. Il prossimo consiglio comunale (non ancora convocato) dovrà ufficializzare le dimissioni di Di Giunta e la nomina del suo sostituto. Ad entrare in consiglio sarà Vincenzo Martino. Presidente della locale Proloco e uomo di fiducia dell'ex sindaco Antonio Scalzone, Martino ha già fatto sapere che resterà fedele al mandato degli elettori. «Sono stato candidato nella lista di Forza Italia, ha sottolineato il presidente Martino, è naturale che se dovessi entrare nel consiglio comunale siederò fra i banchi dell'opposizione».

Il sindaco Nuzzo «Non ho più maggioranza»
25/04/2009
ENZO AMMALIATO «Castelvolturno non ha più una maggioranza politica». Francesco Nuzzo, primo cittadino del paese litoraneo, è adirato, e non lo nasconde. Il sindaco si dice particolarmente seccato dal comportamento assunto negli ultimi giorni da alcuni consiglieri che sostengono la sua amministrazione e lo esprime chiaramente minacciando le sue dimissioni. «Valuterò nei prossimi giorni se ci sono le condizioni per un governo dalle larghe intese - ha spiegato - In caso contrario rassegnerò le dimissioni. E questa volta saranno irrevocabili». Nelle ultime tre settimane il municipio castellano sembra essere stato investito da un vero e proprio sciame sismico. La prima scossa, e forse anche quella che più ha segnato il sindaco Nuzzo, è stata quella rappresentata dalle dimissioni del suo uomo di fiducia, il vicesindaco Lorenzo Marcello. Dopo di lui ha lasciato la scranno dell'assise cittadina il consigliere di maggioranza Rita Di Giunta. Una settimana prima, quattro consiglieri indipendenti che sostengono la sua amministrazione erano confluiti nell'Udc (il partito di Casini alle scorse elezioni amministrative appoggiò la candidatura di Antonio Scalzone). Un vero e proprio marasma politico che minerebbe la stabilità emotiva di chiunque, ma che Antimo Traettino, assessore all'Accordo di Programma, sintetizza: «A Castelvolturno - dice l'assessore - non sta succedendo niente meno di quello che accade nel resto dell'intero Paese: continui cambi di casacca che rendono lo scenario politico frammentario e confusionario. Nei prossimi sessanta giorni, però, dovrebbero arrivare l'approvazione del Puc, del piano spiaggia e del commercio. E il paese non può permettersi di perdere questi fondamentali strumenti normativi. Solo per queste ragioni i consiglieri del Pd - fa sapere Traettino - continueranno a sostenere ad oltranza questa amministrazione». Lo stesso hanno sottolineato i quattro consiglieri confluiti nell'Udc, anche se una riunione tenuta ieri fra i delegati locali di questo partito ha confermato la linea politica dell'opposizione all'amministrazione Nuzzo. Intanto, il capogruppo della minoranza, Antonio Scalzone, si rende disponibile al dialogo con Nuzzo. «Solo se il sindaco - ha detto Scalzone - chiede formalmente il nostro supporto dinanzi al consiglio comunale». Appuntamento per la prossima puntata, a tra quattro giorni, data prevista per l'assise cittadina.

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