giovedì 23 aprile 2009

Molo di San Bartolomeo blitz della Guardia costiera



Dopo il provvedimento della procura
Dodici imbarcazioni ancora ormeggiati nella darsena la capitaneria fa scattare i verbali

23/04/2009
VINCENZO AMMALIATO Le imbarcazioni del molo San Bartolomeo sciolgono gli ormeggi e abbandonano in massa il porto castellano. Non è l'estate che tarda ad arrivare, però, a far lasciare l'approdo litoraneo ai circa novanta diportisti e cinquanta pescherecci, bensì una precisa ordinanza della procura di Santa Maria Capua Vetere che vieta la sosta e l'ormeggio nelle banchine della darsena. Il provvedimento sollecitato dalla capitaneria di porto a seguito delle dimissioni del direttore provvisorio del porto, Claudio Carli, aveva come scadenza lo scorso lunedì. Una dozzina le imbarcazioni rimaste in questo periodo nelle acque del molo del Villaggio Coppola. E per i loro proprietari ieri sono scattati i primi verbali elevati dagli uomini del locale ufficio marittimo. «L'ordinanza - hanno sottolineato dalla capitaneria di porto - è stata fatta soprattutto per ragioni di sicurezza". La darsena di Pinetamare, infatti, necessità di continuo dragaggio alla sua foce. «Alla prossima mareggiata -fanno sapere gli ex operai del molo San Bartolomeo - non sarà più possibile varcare la foce per nessun tipo d'imbarcazione, perché il fondo non sarà più alto di un metro». Questo, in pratica, potrebbe avvenire tra un mese, ma anche già domani. E dove ormeggieranno i tanti pescatori e diportisti della zona? Alla foce del fiume Volturno è praticamente impossibile. In caso di piena del corso d'acqua, infatti, potrebbero esserci grossi rischi per le imbarcazioni. Anche i natanti della guardia costiera e dei carabinieri dovranno trovare un nuovo posto. Le istituzioni, come spesso succede in questi casi, si passano la palla delle responsabilità. Il sindaco di Castelvolturno dice che sta facendo di tutto per evitare la chiusura del porto. Ma in questi giorni è più preso dai problemi di tenuta della sua maggioranza che da quelli del molo San Bartolomeo. I responsabili della ditta che dovrebbe realizzare il nuovo porto, la Mirabella, non intendono farsi carico della gestione dell'attuale approdo, almeno fino a quando la Regione non concederà tutti gli usi civici dell'area. L'ente di Santa Lucia nicchia. E intanto, anche se il sole tarda a fare capolinea sul cielo del litorale domizio, l'estate è alle porte e l'intera costa casertana si trova senza avere più un approdo.


29/04/2009
E il vecchio porto rimase senza barche
E alla fine anche i cosiddetti «oltranzisti» hanno ceduto. Nel porto del Villaggio Coppola non è rimasta più alcuna imbarcazione. La sanzione amministrativa per i natanti che non avessero sciolto gli ormeggi e abbandonato le banchine della darsena, come previsto da un’ordinanza della magistratura di Santa Maria Capua Vetere, sarebbe stata di circa duemila euro. E nessuno ha voluto rischiare. Così è iniziata una vera e propria caccia da parte dei diportisti castellani ai pochi posti barca ancora disponibili negli approdi limitrofi. C’è chi è stato più fortunato degli altri e ha trovato ormeggio a Bacoli. Molti, però, hanno dovuto portare le proprie imbarcazioni nei porti di Castellamare di Stabia, di Formia e anche in quelli di Ischia e Procida. Una mesta migrazione che ha fatto assumere al molo San Bartolomeo un aspetto quasi spettrale. La pioggia e i venti stanno ancora sferzando il litorale domizio, nonostante la primavera sia più che inoltrata. Tra breve, però, il sole farà capolinea anche sul cielo della costa casertana. E a quel punto qualcuno dovrà spiegare alla gente del posto perchè non hanno più un molo e i lavori per il nuovo porto turistico non sono ancora partiti. Vincenzo Ammaliato

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