sabato 14 agosto 2010

mare più pulito, ma boom solo nel week-end


Vincenzo Ammaliato

da lunedì a venerdì i lidi non girano a pieno regime neanche ad agosto

A poco più di due settimane dalla chiusura della stagione estiva, i titolare degli stabilimenti balneari del litorale domizio provano a tirare le prime somme di questa estate 2010, molto attese dopo l’anno orribile del 2009 causato da sversamenti non controllati di rifiuti a mare dal depuratore di Cuma. E il bilancio appare in chiaroscuro. Le note positive sono offerte dalla qualità delle acque del mare. Nonostante i dati ufficiali siano in linea con quelli delle scorse stagioni, il mare, infatti, sembra essere più pulito degli anni passati. Ma in attesa dei nuovi dati dell’agenzia regionale dell’ambiente (l’Arpac) che dovrebbero essere incoraggianti, i bagnanti continuano a disertare le spiagge del litorale domizio. E qui siamo alle note negative. Di sabato e soprattutto di domenica le spiagge di Castelvolturno, Mondragone, Cellole e Sessa Aurunca nelle ultime settimane sono state letteralmente invase da orde di turisti. Dal lunedì al venerdì, però, gli ombrelloni sono rimasti tutti inesorabilmente chiusi. In pratica, nonostante il mare appaia migliore e le strutture recettive siano state migliorate le presenze di questa estate 2010 sono in linea con quelle del 2009. Da mettere in conto, sostengono i dirigenti delle associazioni di categoria, c’è anche la crisi economica congiunturale. Una giornata a mare sul litorale domizio, seppure è più economica delle altre coste campane, per una famiglia costa dai dieci ai venti euro solo per la discesa in spiaggia e per l’utilizzo dei servizi del lido. A conferma di questo dato, sono i pochi spazi di spiaggia libera della costa casertana che risultano essere sempre pieni. Ma sul litorale casertano la parola d’ordine è non drammatizzare. «Dobbiamo scontare il danno d’immagine che abbiamo subito lo scorso anno, sottolinea il presidente del consorzio Baia Domizia nord, Michele Russo. Sia i media, sia il passaparola, sottolinea il presidente Russo, si sono accaniti contro la nostra costa, dipingendola come un posto orribile. E la psicosi che si diffuse la scorsa estate si tagliava col coltello. Ci vorrà del tempo per recuperare l’immagine persa, conclude con ottimismo Michele Russo, ma riusciremo sicuramente a tornare ai fasti di un tempo; la natura sul litorale domizio è dalla parte nostra, perché abbiamo un mare blu cristallino e una spiaggia di sabbia fina e dorata». Sulla stessa linea Antonio Scalzone, sindaco del Comune a sud del litorale domizio, Castelvolturno, territorio in parte responsabile del disastro ecologico dello scorso anno e dove ancora il canale dei Regi Lagni sversa i propri rifiuti in maniera illegale. «La qualità delle acque del mare che bagnano le nostre coste, dice il primo cittadino Scalzone, sono decisamente migliori di quelle dell’anno scorso. Questo perché la gestione commissariale degli impianti di depurazione dei Regi Lagni sta dando i suoi frutti. Finalmente, i fanghi prodotti dai territori che si affacciano sul canale borbonico vengono trattati e conferiti in appositi impianti di trattamento e non più scaricati direttamente a mare. Siamo certi, conclude Scalzone, che il prossimo anno le analisi delle acque effettuate dall’Arpac saranno decisamente migliori ottenute in questa stagione». E se finalmente sarà effettivamente invertito il trend d’inquinamento della costa casertana che dura ormai da quasi venti anni, c’è da scommettere che il recupero d’immagine per il litorale domizio sarà immediato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Ha violato per ben tre volte i sigilli apposti dalla magistratura al suo lido ad Ischitella e per questo gli sono scattate le manette ai polsi. Ma per Salvatore Piccolo, titolare del lido Spiaggia degli Amici, i guai non sono finiti. Il sindaco di Castelvolturno, infatti, appena appreso la notizia, ha scritto al dirigente dell’ufficio demanio chiedendo la revoca della concessione della gestione dell’arenile. In pratica, gli “amici” di Salvatore Piccolo dovranno adesso trovarsi una nuova spiaggia.



15/08/2010
Ferragosto, la voglia di mare batte la crisi
Vincenzo Ammaliato Se in gran parte del resto d’Italia piove come fosse autunno e in alcuni casi addirittura come in inverno, al litorale domizio non resta che accontentarsi della forte nuvolosità che da ieri mattina caratterizza il fine settimana di Ferragosto. Le previsioni meteorologiche, infatti, anche per la giornata di oggi, danno tempo variabile. Ma si spera nel sole. Ovviamente amareggiati sono tutti gli operatori turistici della zona, che puntavano, almeno in questi due giorni, a rimpinguare le casse. I più penalizzati sono gli stabilimenti balneari. Ieri lungo le spiagge del litorale domizio soltanto la metà degli ombrelloni era aperta. E difficilmente oggi ci sarà il tanto sospirato pienone sulle spiagge. Ma l’appuntamento con i lidi è per la serata. In quasi tutti gli stabilimenti, infatti, sono previste cene all’aperto per festeggiare il Ferragosto con tanto di falò e fuochi d’artificio. Sul versante della sicurezza, è massima allerta da parte dei comandi di polizia municipale locale, che hanno richiamato al lavoro tutti gli agenti disponibili. E anche la guardia costiera di Castelvolturno e quella di Mondragone sono pronte per qualsiasi emergenza in mare. Per la particolare occasione, dalla Capitaneria di porto di Pozzuoli sono state messe a disposizione due motovedette che pattuglieranno per intero i cinquanta chilometri di costa. Mentre gli uomini della polizia stradale pattuglieranno per l’intero arco della giornata la via Domiziana e l’Appia. E per evitare le grosse code ai semafori di Mondragone, tipiche dei fine settimana estivi, anche per il weekend di Ferragosto, è stato deciso di lasciare in maniera permanente il segnale giallo. In ogni caso, non sono stati registrati nella giornata di ieri particolari criticità, né incidenti stradali. Da domani fino alla chiusura della stagione estiva per il litorale domizio mancheranno due settimane. Il primo bilancio dell’estate 2010 per gli operatori turistici non è esaltante e comunque è al di sotto delle aspettative. Complice del calo di turisti è stato il sole, o meglio, la sua assenza dal cielo del litorale casertano per gran parte dei mesi di maggio e di giugno. E anche in questi primi giorni d’agosto non si è visto il vero solleone. Il primo imputato per il calo d’affari in ogni caso è certamente la cattiva immagine scaturita lo scorso anno con i reflui scaricati a mare in maniera non controllata che pesa ancora sul rilancio della costa domiziana. Nel prossimo inverno ci sarà molto da lavorare per gli operatori turistici nel cercare di attuare tutte quelle forme necessarie al riscatto. «Una grossa mano, però, la dovranno dare le istituzioni - dicono - impegnandosi una volta per tutte nella depurazione delle acque. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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