09/12/2009
Mentre a Castelvolturno gli amministratori discutono rimpallandosi le responsabilità sul fallimento del sistema rifiuti che ha portato il commissario straordinario a chiedere lo scioglimento del Comune, c'è chi in zona si organizza come può e fa a modo suo. E così che i commercianti ai quali nessuno del municipio, né della ditta che in paese svolge la raccolta rifiuti ha mai chiesto di effettuare la raccolta differenziata, separano autonomamente le immondizie prodotte dalle loro attività e danno vita ad un ciclo dei rifiuti virtuoso, spontaneo ed assolutamente originale. In pratica, l'umido è l'organico sono destinati al «compost fai da te»: utilizzati per foraggiare le galline e le oche dei tanti cortili della via Domizina. Le bottiglie di vetro e quelle di plastica, invece, sono ritirate porta a porta da improvvisati imprenditori che girano tutti i giorni da Pescopagano ad Ischitella a bordo di improbabili mezzi meccanici a tre ruote. E per il ferro e l'alluminio, invece, "l'appalto" per la raccolta è dei rom, che non si lasciano sfuggire neanche la più piccola vite o bullone. Tra poco più di tre mesi a Castelvolturno ci saranno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, ed anche i politici locali si stanno organizzando per autoriciclarsi.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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