martedì 16 agosto 2011

Bagnara

12/08/2011
Vincenzo Ammaliato. Benvenuti a “Bagnara Beach”. Benvenuti sulla costa a nord di Castelvolturno dalla soffice e sottile sabbia dorata. Benvenuti ai numerosi bagnanti di ferragosto sulla spiaggia che non esiste. Sono centinaia le persone che l’hanno scelta come meta per le proprie ferie. Eppure, sull’arenile di Bagnara, quartiere confinante con quelli di Destra Volturno e Pescopagano, è assolutamente e formalmente vietato fermarsi e prendere il sole; ancora più, tuffarsi in acqua e fare il bagno. Il mare qui, però, non è inquinato. Anzi. Lo scorso anno gli unici tre chilometri di mare balneabile a Castelvolturno li ottenne proprio Bagnara. E’ il lento ma inesorabile fenomeno naturale dell’erosione della costa a causare i disagi in questa parte del litorale domizio. Dieci anni fa qui c’erano almeno duecento metri dall’inizio dell’arenile alla riva del mare. Oggi, i metri non sono più di cinque. Le strutture dei dieci stabilimenti balneari che insistevano su questa spiaggia sono state completamente inghiottite dal mare. E anche le numerose villette del quartiere stanno subendo la stessa sorte. L’amministrazione comunale di Castelvolturno lo scorso mese di maggio ha emanato delle ordinanze di divieto di transito sull’intera area. E la protezione civile regionale ha impegnato oltre centomila euro prelevandoli dai capitoli per le “somme urgenze” per delineare l’area e istallare dei new jeresey in cemento. Ma i pendolari del mare attratti dalla giornata in spiaggia gratis e la gente del posto evidentemente troppo affezionata a quest’arenile, sfidano ogni giorno divieti e barriere per prendere il sole qui e fare il bagno fra le macerie degli immobili costruiti abusivamente. Bagnara, quando fu realizzato negli anni ’70 era un quartiere turistico senza grosse pretese, nato col preciso compito di offrire la possibilità anche a chi non aveva grosse capacità finanziarie di avere una “seconda casa a mare. Quelle case realizzate a basso costo, però, furono tirate su quasi tutte in dispregio di qualsiasi norma edilizia; furono realizzate, peraltro, su demanio marittimo e forestale. In tutto questo tempo, nessuna istituzione ha pensato di dare corso alla legge e demolirle gli immobili abusivi. Eppure oggi Bagnara agli occhi dei suoi bagnanti abusivi, appare come un quartiere dilaniato dalle bombe. Ovunque, sulla spiaggia e in mare spuntano tubi in ferro arrugginito, parti di mattonelle e calcinacci vari. E il merito (o la colpa, per altri) di questa devastazione in salsa castellana è della natura che si sta riprendendo lentametne una personale rivincita sull’uomo che qui è stato decisametne troppo spregiudicato. Intanto, anche questo ferragosto passerà, e i bagnanti abusivi della spiaggia di Bagnara per il prossimo anno dovranno cercarsi quasi certamente un'arenile alternativo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo
Ma perche l'anno prossimo trovarsi la spiaggia alternativa. Crede che l'erosione aumenti così tanto ??

vincenzo ammaliato ha detto...

Dai racconti della gente del posto che ho raccolto, pare che ogni anno sparisca almeno venti metri di spiaggia dalla riva alla costa, e considerando che adesso c'e ne sua poco piu' di una dozzina, il resto viene da se! Fez del conmento! V.