giovedì 23 settembre 2010
L'erosione divora le case
23/09/2010
Vincenzo Ammaliato
Avere la «villa al mare» è per molti un sogno. Per gli abitanti di Bagnara, invece, da qualche mese è un vero e proprio incubo. Le loro abitazioni si trovano letteralmente in acqua. E qui non siamo a Venezia, ma a Castelvolturno. E non è stato il passaggio di un uragano oppure di uno tsunami a creare il disastro ecologico, ma la lenta e inesorabile erosione della costa. I crolli dei primi fabbricati qui si verificarono lo scorso mese di gennaio, durante una mareggiata che rosicchiò quasi due metri d'arenile. Da allora nuovi crolli sono quasi quotidiani: l'ultimo ha interessato parte di quella che è oramai una ex villa. Lo scorso giugno, invece, è crollata la struttura di un intero stabilimento balneare, il Bora Bora, che ovviamente d’estate non ha potuto aprire i battenti. E se il Bora Bora praticamente non esiste più, non stanno messi meglio gli altri lidi di Bagnara. Qui il mare non è inquinato come nella parte sud di Castelvolturno, eppure è rimasto poco più di un metro di spiaggia per i bagnanti della zona. I residenti del quartiere a nord di Castelvolturno ricordano che appena quindici anni fa qui c'erano non meno di cinquanta metri d'arenile. Mentre la prossima estate, se l'erosione dovesse continuare come negli ultimi mesi, a Bagnara la spiaggia resterà appunto solo un ricordo. E oltre all'arenile il mare a breve ingoierà anche le circa cinquecento villette dell'abitato realizzato a ridosso della costa. In pratica, la natura a Castelvolturno si sta riprendendo la rivincita sul sacco del territorio e sullo scempio subito negli anni '70. Le villette di Bagnara, infatti, furono realizzate in maniera abusiva su solo, peraltro, di pertinenza del demanio marittimo. L'autorità di bacino ha preparato un progetto per il recupero dell'area, che passa attraverso la realizzazione di una scogliera. Alla gente del luogo, però, nell'attesa che la burocrazia faccia il suo corso, non resta che soffermarsi a scrutare l'orizzonte sulla linea che divide il mare dal cielo nella speranza che il cattivo tempo e quindi le mareggiate arrivino il più tardi possibile. Ma anche a Castelvolturno siamo già quasi in autunno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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