10/04/2010
Vincenzo Ammaliato Castelvolturno. Appena dieci giorni dopo il voto che ha consegnato il paese nelle mani del Pdl, è già finita la luna di miele fra il neo primo cittadino, Antonio Scalzone, e i suoi consiglieri. Venerdì prossimo è previsto il primo consiglio comunale della nuova amministrazione, ma la squadra di assessori che dovrà affiancare il sindaco non è ancora pronta. E Scalzone sbotta. Dopo una giornata di turbolenti incontri con i dodici consiglieri per definire incarichi e ruoli, e dopo, soprattutto, la fumata grigia, il neosindaco è arrivato fino a minacciare che si presenterà da dimissionario alla prima assise cittadina. «I consiglieri di maggioranza eletti - ha tenuto a sottolineare Scalzone - devono rispondere all’intero territorio e quindi formare un’unica squadra. Non posso permettere che si creino all’interno della maggioranza del Pdl gruppi e correnti. Questo significherebbe governare così come ha fatto per cinque anni il mio predecessore, Francesco Nuzzo. Vale a dire, continuamente in scacco di minacce e veti incrociati. Piuttosto che fare questo, ha aggiunto il sindaco, preferirei dimettermi». Castelvolturno nei prossimi mesi è chiamata a degli appuntamenti estremamente delicati. Fra le tante novità, a breve dovrebbe partire la progettualità del porto turistico di Pineta Mare e quelle relative all’accordo di programma; il piano commercio e soprattutto il piano regolatore sono diventate, durante la gestione commissariale, a tutti gli effetti «legge» del Comune; a breve, poi, dovrebbe essere assegnato il servizio raccolti rifiuti ad una ditta privata. Eppure, l’amministrazione dovrà gestire sia l’attività ordinaria, sia quella straordinaria con una palla al piede dal peso elevatissimo: le casse del municipio sono praticamente vuote, mentre i debiti verso i fornitori sono ingenti. Il solo consorzio unico dei rifiuti vanta dal Comune litoraneo circa quindici milioni di euro. «La situazione debitoria - sottolinea Scalzone - senza eufemismi, è drammatica». Il neo primo cittadino, peraltro, sta pensando ad un condono fiscale per cercare di fare immediata cassa. «In questo panorama - dice secco Scalzone - non posso permettere che entrino in gioco anche i mal di pancia di alcuni consiglieri». © RIPRODUZIONE RISERVATA
11/04/2010
Scalzone la spunta: entro martedì avrà la giunta. "nessuna lottizzazione,saranno nomi di qualità"Vincenzo Ammaliato Il deciso sole che ha fatto copolino ieri sul litorale domizio sembra aver contribuito anche a rasserenare gli animi dei componenti della maggioranza consiliare e (soprattutto) a tranquillizzare il sindaco Antonio Scalzone, che adesso si dice certo al novantanove per cento che per martedì sera avrà pronta la giunta da presentare durante il primo consiglio comunale della sua amministrazione, previsto per venerdì prossimo. La rosa dei componenti della squadra è tenuta ancora segreta dal primo cittadino, che preferisce non anticipare neanche il nome di quello che sarà il suo vice. «O si fa a modo mio, aveva minacciato Scalzone durante una riunione di maggioranza tenuta venerdì sera con i suoi consiglieri, oppure si torna alle urne». Secondo rumors che echeggiano sul litorale, ognuno dei dodici consiglieri pretendeva un proprio assessore di riferimento. Eppure le deleghe in giunta sono appena sei. In ogni caso, Scalzone ha ribadito che gli incarichi saranno affidati quasi esclusivamente a candidati risultati non eletti durante le ultime elezioni, ovvero a coloro che hanno contribuito alla netta vittoria del centrodestra. Incerta è anche la carica di presidente del consiglio comunale, così come quelle per gli enti partecipati del municipio. Ma il ragionier Scalzone garantisce che non sarà eseguita nessuna lottizzazione. «Ogni singolo incarico sarà affidato a persone che hanno una specifica competenza nella materia che sarà loro designata». Intanto, sulla sponda opposta, ieri si sono riuniti gli otto consiglieri di minoranza che hanno garantito un'opposizione omogenea. Durante il summit sono stati anche scelti i capigruppo, che sono: Ferdinando Letizia (Liberamente), Alfonso Caprio (Pd) e Pietro Paolo Giardina (Udc). «Nessun consigliere di minoranza - garantisce Letizia - farà da stampella alla maggioranza. Ma nell'interesse della collettività, aggiunge, valuteremo attentamente ogni atto dell'amministrazione prima di esprimere il voto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
16/04/2010
Rebus sull'esecutivo, rebus ancora irrisolto
Castelvolturno. Mancano poche ore al primo consiglio comunale dell’amministrazione Scalzone ma il primo cittadino non ha ancora pronta la squadra. I nervi sono ancora tesi fra Antonio Scalzone e alcuni dei suoi consiglieri di maggioranza e quindi tutto potrebbe ancora accadere. Il neo sindaco fa sapere di aver ricucito lo strappo con uno dei due consiglieri con i quali non riusciva a trovare l’intesa. «Non escludo - ha detto Scalzone - che governeremo con undici consiglieri». Un solo voto in più dell’opposizione quindi. Una situazione delicata, soprattutto per una città chiamata nei prossimi mesi a scadenze fondamentali per il futuro del territorio. Il piano commercio e il piano regolatore approvati sul finire della scorsa legislatura, dovranno essere attuati. A breve, poi, dovrebbero partire i lavori per il porto turistico di Pinetamare e le casse del municipio sono praticamente vuote. Un solo voto di maggioranza per Scalzone in questo scenario appare decisamente poco. Ma lui, il sindaco eletto al primo turno con il 53% delle preferenze, si dice certo che riuscirà a governare: «La squadra è compatta e amministrerà nell’interesse della cittadinanza con grosso spirito di responsabilità». Ovviamente, ancora top secret i nomi dei futuri assessori e del presidente del consiglio. Soltanto indiscrezioni al momento. In questo clima ha fatto sentire la sua voce anche il principale sfidante di Scalzone durante la passata campagna elettorale, Nando Letizia, secondo il quale «quello che sta andando in onda nella maggioranza del Pdl, è un copione anticipato dall’elenco dei candidati che Scalzone ha fatto salire sul suo carro per vincere le elezioni senza garantirsi in alcun modo la governabilità». vi.am. © RIPRODUZIONE RISERVATA
21/04/2010
Scalzone assegna le deleghe: squadra a sei
Vincenzo Ammaliato Castelvolturno. Ci è voluto più del tempo previsto, ma da ieri la giunta che sosterrà l'amministrazione del primo cittadino Antonio Scalzone è completa e pronta per affrontare un'amministrazione particolarmente delicata. L'ultimo tassello è stato quello del sesto assessore, riempito col nome di Luigi Dongiacomo. Dopodiché il sindaco Scalzone ha potuto comunicare anche le deleghe. Per Aldo Porpiglia sono state riservate quelle alle risorse umane, al lavoro, alla formazione e politiche giovanili, all'agricoltura, ai rapporti con la stampa, alla trasparenza e all'informatizzazione. L'unica donna dell'esecutivo, Angela Iacono, si occuperà di pari opportunità, di pubblica istruzione, di legalità e del delicato settore delle politiche sociali per un Comune come Castelvolturno che ha un elevato numero di cittadini indigenti e disoccupati. A Enrico Sorrentino, invece, sono toccate le deleghe allo sport, turismo, spettacolo, protezione civili e grandi eventi; e non sarà facile per lui gestirle con l'attuale situazione debitoria dell'ente. Lo stesso vale per le deleghe ai lavori pubblici, alla manutenzione, alla viabilità, ai trasporti, al decoro urbano e al verde pubblico riservati per Sergio Luise; per lui, in pratica, una riconferma da parte di Antonio Scalzone, avendo già ricoperto questi incarichi durante l'amministrazione dei primi anni 2000. Peraltro, a capo di Sergio Luise figura una nuova delega, definità «portualità»: considerando l'imminente partenza dei lavori del porto turistico di Pinetamare, si percepisce l'elevata valenza di questa delega. Mentre a far quadrare i conti del municipio ci dovrà pensare Luigi Dongiacomo, che se la dovrà vedere con bilancio, tributi, commercio e attività produttive. A tal proposito, il sindaco Scalzone si augura possa essere spostata la data della presentazione del bilancio prevista per il prossimo 30 di questo mese. Infine, il demanio è stato affidato ad Antonio Cecoro. E l'ex dirigente dell'ufficio tecnico dovrà curare anche due nuove deleghe: al ciclo integrato delle acque e alla risorsa mare. Per lui, che è anche presidente dell'Assobalneari, in pratica, sarà come sfondare una porta aperta. Manca, però, fra le varie deleghe assegnate quella, estremamente delicata per un territorio come Castelvolturno, all'ambiente. «Ho preferito - ha detto Scalzone - di tenerla per me, essendo il tema di particolare gravità e per il quale nell'immediato futuro si dovranno prendere delle decisioni cariche di responsabilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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