06/07/2011
Castel Volturno. È la miseria, quella più stringente, la protagonista della tragedia sfiorata l’altra sera a Pinetamare. I fatti, ricostruiti dai carabinieri della locale stazione, parlano di un immigrato keniota di sessantaquattro anni senza fissa dimora, che da qualche settimana vive in un immobile abbandonato di via Tigli, derubato da un tunisino di un paio di scarpe. L’uomo si accorge del furto al suo rientro nella villa di via Tigli. Immediatamente è assalito dall’ira. Impugna un coltello da cucina con una lama lunga ben trentuno centimetri e va alla ricerca del ladro. I coinquilini, anche per non essere sospettati del furto, immediatamente gli indicano il responsabile. Lui lo incrocia poco dopo per strada. Il tunisino ai piedi porta proprio le scarpe da poco rubate. Inizia fra i due una furiosa lite. Il keniota riesce anche a recuperare le sue scarpe, ma prima di andare via sferra un fendente al suo rivale. Il coltello resta infilzato sotto la scapola del tunisino, che si accascia al suolo in una pozza di sangue. Il keniota scappa, gli altri immigrati avvisano i soccorsi. Il nordafricano è trasferito dal 118 alla clinica Pinetagrande, dove è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata, ma non rischia la vita. I carabinieri, invece, trovano il keniota e lo arrestano con l’accusa di lesioni gravi. Con lui ha le scarpe che le sono state rubate poco prima. v.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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