05/07/2011
Vincenzo Ammaliato
Quattro strutture sanitarie e tre socio assistenziali. È un vero e proprio calvario quello che sta patendo Mina, una bambina del centro litoraneo di nove anni e mezzo nata con gravi disturbi psicomotori e protagonista di un’involontario peregrinare da una struttura all’altra, iniziato lo scorso 24 marzo. Quando il papà, Salvatore Palomba, dopo aver accompagnato la moglie (e mamma di Mina) al pronto soccorso per dei forti dolori intestinali, mentre la donna è in camera operatoria, la lascia nella stanza degli affari sociali del suo Comune, Castel Volturno, chiedendo ai funzionari di assisterla. Tornato dopo qualche ora, l’uomo, anziché la bambina, trova i carabinieri e una denuncia per abbandono di minore. Quest’atto, poi, si trasforma nella perdita della patria podestà per entrambi i genitori con sentenza del tribunale dei minori. Mina in tutti questi cento giorni è trasferita da una struttura all’altra, situate in tre diverse province; ma nessuno di questi centri è risultato idoneo per curare le sue patologie. Venerdì scorso, poi, l’ultimo trasferimento, presso una comunità di tipo “famiglia” di Giugliano. Qui sono immediatamente sorti forti contrasti fra i genitori di Mina e i titolari della struttura, culminati con la decisione di questi ultimi di acconsentire solo una visita settimanale di due ore per Salvatore e Anna alla loro figlia. Intanto, i genitori di Mina, che per il tribunale dei minori potranno riavere la figlia solo dopo aver trovato una nuova casa e un lavoro stabile, hanno protocollato delle formali denunce alle forze dell’ordine contro la magistratura e i funzionari del Comune di Castel Volturno, ritenuti responsabili di sequestro di persone e tentato omicidio ai danni della loro figlia, che dallo scorso maggio ha interrotto la riabilitazione e i cui valori dell'emoglobina sono in continua ascillazione. Dall’ufficio affari sociali chiariscono di aver fatto il possibile per la famiglia Palomba e che la situazione è precipitata soprattutto per il carattere irruente di Salvatore. Intanto, Mina, nata con una forte tetra paresi spastica (oltre che ipovedente, col piede equino e con lo spostamento dell’anca), non capisce perché è stata portata via da casa sua e non può farvi rientro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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