lunedì 21 giugno 2010

Litorale, parte il piano mare blu


20/06/2010
Vincenzo Ammaliato L'amministrazione provinciale di Caserta parte dalla foce dei Regi Lagni. Qui, dove quotidianamente sono sversati a mare i reflui (per lo più non depurati) di circa un milione di persone, si sono dati appuntamento ieri mattina i componenti della giunta per il primo atto ufficiale dell'amministrazione. E alle 11 il presidente Domenico Zinzi ha afferrato un utensile per deporre la simbolica ”prima pietra” del progetto che prevede l'istallazione alla foce del canale borbonico di un'imponente griglia metallica. La griglia avrà il compito di non far arrivare a mare (e quindi sull'arenile) i rifiuti solidi trasportati dai Regi Lagni. Ma la gente di Castelvolturno e tutti i bagnanti del litorale domizio quanto tempo dovranno attendere per non trovare più sulle spiagge della zona vecchi elettrodomestici, copertoni d'auto, balle di indumenti e, soprattutto, le carcasse degli animali di allevamenti buttati nel canale da alcune aziende zootecniche? Il presidente Zinzi garantisce che i lavori inizieranno la prossima settimana, e termineranno in tre mesi. Da fine settembre, quindi, l'impianto dovrebbe essere pronto a tutti gli effetti. Resta da definire nei prossimi giorni l'ente a cui spetterà l'onere dello smaltimento dei rifiuti raccolti, che saranno per lo più di natura tossica e pericolosa. Anche in questo caso Domenico Zinzi ha rassicurato che la provincia farà la propria parte, garantendo il periodico smaltimento. A fare gli onori di casa sulla spiaggia di Castelvolturno c'era il primo cittadino del posto, Antonio Scalzone, visibilmente soddisfatto dell'interessamento provinciale alla questione dell'inquinamento della costa. «Con la speranza, ha sottolineato Scalzone durante la cerimonia, che l'interessamento della provincia ai problemi del litorale non si esaurisca con la realizzazione di questo impianto». Il presidente Zinzi da parte sua ha tenuto a precisare che sarà allestito un ”tavolo permanente” in provincia che si occuperà esclusivamente della risorsa mare. «La griglia - ha sottolineato Zinzi - è solo un punto di partenza. A breve, poi, partiranno anche i lavori per la realizzazione della condotta sottomarina alla foce dei Regi Lagni. Perché il litorale domizio deve tornare ad avere un mare balneabile lungo tutto il suo percorso». L'evento è terminato con un brindisi di tutti i partecipanti sulla riva della spiaggia che nel corso degli anni si è trasformata nel cimitero della società contemporanea. Con l'augurio che possa tornare ad essere una semplice spiaggia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


L’assessore alla Domiziana «Toglieremo la bandiera nera»
Esordio a Castelvolturno per Rosa De Maio, assessore della giunta Zinzi con delega proprio al Litorale Domizio. Come mai una delega ad un territorio specifico della provincia di Caserta? «Perché il litorale domizio necessita più di ogni altra zona di essere recuperato sotto l'aspetto sociale ed economico. E una volta riuscita la delicata missione, che passa inevitabilmente per la bonifica del mare, la costa casertana siamo certi, sarà in grado di trainare la restante parte dell'intera provincia». Posizionare una griglia metallica alla foce dei Regi Lagni, però, non serve a migliorare la qualità delle acque, che sono fra le peggiori d'Italia? «Assolutamente no. Ma è un primo atto di un percorso lungo e laborioso, che passa attraverso la realizzazione delle condotte sottomarine e l'adeguamento dei depuratori del Ps3 e quelli comunali». A breve, quindi, sventolerà la ”Bandiera Blu” anche sulle spiagge casertane? «Nel breve periodo contiamo di cancellare quella nera, che peraltro riguarda solo il versante sud della costa. Nel medio periodo, poi, ci auguriamo tutti che si possa tornare ad avere una qualità delle acque limpida e balneabile lungo l'intero litorale. Su questo l'amministrazione provinciale ha puntato e punterà gran parte delle proprie risorse». vinc. amm. © RIPRODUZIONE RISERVATA


L’ambientalista Gatto (Wwf) «Ma bisogna ripulire gli scarichi» Quando la natura resiste nonostante la pesante mano dell'uomo faccia di tutto per annientarla. Un esempio del genere è offerto proprio dalla foce dei Regi Lagni, dove, l'altissimo livello d'inquinamento non scoraggia la presenza di numerose specie di vegetali e di animali molto apprezzabili da un punto di vista naturalistico: ne parla Alessandro Gatto dirigente regionale del Wwf. Il posizionamento dell'impianto di grigliatura può servire al recupero dell'area? «Da solo può fare ben poco. Così come anche la realizzazione delle condotte sottomarine. Se questi progetti non sono accompagnati da un'attenta depurazione delle acque sarà di sicuro un fallimento e la condanna per l'intera zona». Non si può prescindere, quindi, dalla ristrutturazione e adeguamento dei depuratori? «Assolutamente no. E peraltro, sarebbe anche vietato dalla legge sversare a mare con le condotte reflui non depurati». Se le istituzioni riuscissero a bonificare la foce dei Regi Lagni e il mare che bagna la costa, che tipo di beneficio otterrebbe la biodiversità della zona? «Nonostante il forte carico inquinante, sulla foce dei Regi Lagni lo scorso anno sono stati censiti circa 184 specie diverse d'uccelli. Se in zona iniziasse un progetto virtuoso delle depurazione delle acque, l'area diventerebbe in breve un vero e proprio paradiso terreste».

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