giovedì 10 giugno 2010
«Basta con gli scarichi killer» pronti i tappi per i Regi Lagni
11/06/2010
Vincenzo Ammaliato Seicentosessanta tappi. Non simbolici, ma veri e propri tappi da posizionare uno per ogni scarico abusivo che sversa nel canale dei Regi Lagni. A chiederli sono gli amministratori del Comune di Castelvolturno, che durante un convegno tenuto ieri nella cittadina litoranea per discutere della precaria salute delle acque che bagnano la costa casertana, hanno mostrato tutta la loro rabbia nei confronti di coloro che contribuiscono all’inquinamento del mare domiziano. A censire gli scarichi abusivi che sversano nel canale borbonico era stata, lo scorso febbraio, l’Arpac al termine di un’accurata indagine. I seicentosessanta punti censiti sono indicati in una specifica cartina geografica degli orrori visitabile sul sito internet www.regilagni.it. «Dopo l’iniziativa del censimento, però - sottolinea con rammarico durante i lavori del convegno l’assessore alla risorsa mare del Comune di Castelvolturno, nonché presidente regionale dell’Assobalneari, Antonio Cecoro - non è seguita alcuna azione volta a reprimere gli scarichi abusivi». Quotidianamente, infatti, continua lo sversamento di reflui non autorizzati lungo i Regi Lagni, ovvero con collegamenti abusivi (e non come prevede la legge collettati in uno dei cinque depuratori presenti lungo il percorso dell’alveo). Sempre secondo il dossier dell’Arpac, soltanto il dieci per cento dei cittadini della provincia di Caserta godrebbe di impianti di depurazione regolari. Quindi non è esclusivamente il cattivo funzionamento dei depuratori il responsabile della maglia nera assegnata di anno in anno al mare casertano. Anzi. Secondo gli ambientalisti sono gli scarichi abusivi il principale fattore dell’inquinamento marino e che determina l’interdizione al tuffo. Nel Comune di Castelvolturno sono ventidue gli scarichi abusivi individuati dall’Arpac. «Per questi - fa sapere Cecoro - lunedì mattina partiranno le ordinanze sindacali per l’ostruzione. E qualora i proprietari non adempiessero al loro obbligo, lo farà direttamente in municipio, che successivamente agirà in danno». Ma l’amministrazione litoranea, nel cui territorio da anni ricadono i reflui di circa un milione di persone che vive nella zona dove passa il canale dei Regi Lagni, non può agire con la stessa tecnica nei confronti di soggetti che sversano abusivamente in altri Comuni. «Per loro - conclude Cecoro - partiranno degli "inviti" formali a mettersi in regola. Qualora non lo faranno, valuteremo col nostro ufficio legale le azioni da intraprendere. E se è il caso, anche nei confronti dei municipi inadempienti». Intanto, la temperatura anche sulla costa casertana ha raggiunto i valori estivi. E i tempi per la lotta all’inquinamento e la bonifica del mare si stringono sempre di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 commento:
Buffoni scansafatiche , mangiapane a tradimento. Vergognatevi!!
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