lunedì 30 maggio 2011
Rimossa la sabbia pescherecci liberi
24/05/2011
L'intervento di ieri era aTteso da cinque mesi
Vincenzo Ammaliato
Da ieri il canale è finalmente navigabile. Una pala meccanica incaricata dalla società Marina di Pinetamare (la stessa che deve realizzare il nuovo porto turistico) è arrivata alla foce della darsena poco dopo l’alba e ha iniziato a prelevare i sedimenti trasportati durante quest’inverno dal mare e che avevano di fatto creato la barriera di sabbia che dallo scorso febbraio intrappolava all’interno dell’ex molo l’intera flotta di pescherecci. Sono circa quaranta le grosse imbarcazioni liberate. Quasi tutte impegnate nella pesca di molluschi, i pescherecci ormeggiano nell’ex San Bartolomeo dai primi anni ’70. Da cinque mesi non potevano uscire a mare, e se non fossero state liberati a breve i loro armatori sarebbero andati sul lastrico, trasportando a fondo anche i numerosi pescatori che lavorano a bordo delle stesse. Ma la barriera di sabbia non aveva complicato solo la loro attività; anche i due cantieri che si trovano sulle sponde della darsena sono stati costretti a ridurre notevolmente il lavoro. Per prendersi cura delle barche dei loro clienti, dallo scorso gennaio erano costretti a utilizzare esclusivamente i trasporti su gomma. Ma le strade d’accesso ai cantieri sono in pessimo stato e non pemettono il transito dei mezzi meccanici necessari al trasporto di imbarcazioni di grossa stazza. In ogni caso, la restante parte della stagione estiva con l’operazione di ieri dovrebbe essere garantita sia per i cantieri navali, sia per i pescatori. Da settembre, però, questi ultimi dovranno trovare una nuova sistemazione. La capitaneria di porto, infatti, ha permesso il prelevamento della sabbia essenzialmente per consentire il transito ai mezzi dell’Arpac Caserta, che qui a breve dovrà compiere le operazioni di caratterizzazione propedeutiche alla partenza dei lavori del nuovo porto. Il varo del cantiere è previsto per settembre e per quella data i pescherecci secondo un’apposita convenzione firmata con la società Marina di Pinetamare, dovranno lasciare l’invaso. Per loro ci sarebbe la possibilità di essere ospitati nel lontano porto di Salerno, per fare rientro a Pinetamare a lavori del nuovo porto completati. Quindi tra tre anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DARSENA, LAVORI BLOCCATI E RIAVVIATI
26/05/2011
stop della capitaneria per i controlli sulle licenze. paura fra gli operatori
Vincenzo Ammaliato
Castel Volturno.
Oramai quella barriera di sabbia che ostruisce il canale alla foce dell’ex molo San Bartolomeo è diventata per i pescherecci intrappolati da cinque mesi all’interno dell’invaso e per i canteri navali dell’approdo un vero e proprio incubo. Lunedì scorso, finalmente, sul posto era arrivata una pala meccanica per prelevare i sedimenti sabbiosi e permettere la navigabilità della darsena. La società incaricata di realizzare il nuovo porto turistico, la Marina di Pinetamare, aveva garantito di avere ottenuto finalmente tutte le autorizzazione necessarie dalla Regione Campania per iniziare le operazioni. Ma dopo un giorno e mezzo di lavori (ne sarebbero occorsi quattro per liberare il canale) sul posto martedì pomeriggio si sono presentati gli uomini della locale capitaneria di porto e hanno di fatto sospeso i lavori, bloccando mezzi e operai. I dirigenti della Marina di Pinetamare hanno cercato di glissare sulla vicenda, sostendendo che i lavori erano stati sospesi a causa di un’avaria tecnica all’escavatrice. Ma il comandante della capitaneria di Castel Volturno, Salvatore Sapio, ha confermato i sospetti nutriti immediatamente dai pescatori della darsena, secondo cui le operazioni erano state sospese appunto dopo l’arrivo degli uomini in divisa e su loro intervento. «È necessario controllare accuratamente le autorizzazioni allo scavo – aveva sottolineato il comandante Sapio – affinché ogni singola operazione sia in regola». Di più non è trapelato dall’ufficiale della locamare di Castel Volturno. Ma nel pomeriggio di ieri si è tenuto uno specifico incontro fra le parti all’interno della capitaneria di porto di Pozzuoli. Qui è stata valutata attentamente la vicenda e alla fine del tavolo di lavoro pare ci sia stata una fumata bianca. I dirigenti della capitaneria di porto, infatti, hanno sottolineato che non ci sono impedimenti alle operazioni di scavo e che i lavori per rimuovere la barriera di sabbia dall'ex molo San Bartolomeno potranno già riprendere regolarmente questa mattina. Può tirare un sospiro di sollievo la flotta di pescherecci intrappolata nella darsena dallo scorso febbraio e i gestori e i dipendenti dei cantieri navali. Per loro, se non ci sarà più alcun altro intoppo burocratico, la stagione estiva comincerà praticamente la prossima settimana, con un paio di mesi di ritardo sulla conusueta tabella. «Non possiamo perdere più un solo giorno di lavoro – intanto denunciano con preoccupazione gli armatori dei quaranta pescherecci della darsena di Pinetamare – altrimenti per noi sarà il fallimento totale, e oltre duecento famiglie si troveranno sul lastrico». Secondo gli amministratori pubblici che agli inizi degli anni 2000 prepararono il financial project per la realizzazione del nuovo porto turistico di Pinetamare da milleduecentocinquanta posti barca, l’opera avrebbe dovuto rilanciare dal punto di vista socioeconomico l’intero litorale domizio, creando un indotto capace di occupare circa seimila addetti. Lo stesso ex governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino, definì il futuro porto di Castelvolturno «la Fiat della provincia di Caserta». Ebbene, a tutt’oggi oggettivamente l'opera portuale di Pinetamare ha creato solo disagi ai pochi operatori economici rimasti ancora a Castel Volturno. E quella barriera che resiste alla foce dell’ex molo San Bartolomeo appare essere fatta non solo di sabbia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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