sabato 10 luglio 2010

«Permessi di soggiorno a tutti gli immigrati»

08/07/2010
Vincenzo Ammaliato

«Permessi di soggiorno per tutti gli immigrati irregolari di Castelvolturno», l’indulgenza plenaria che lo Stato non può concedere è però un atto di clemenza che la Chiesa non può non domandare. Ed è così che il vescovo di Capua, presidente per la Commissione episcopale sulle migrazioni, Bruno Schettino avanza una proposta di sanatoria globale. Intervenuto al centro Fernandes in occasione della presentazione del libro fotografico di Giovanni Izzo (Promisland), don Bruno ha ammesso che la presenza massiccia di immigrati irregolari a Castelvolturno rappresenta un problema grave da gestire, e ancora più, difficile da risolvere. «Per Castelvolturno, ha detto Schettino, servirebbero leggi speciali. Una di queste potrebbe essere quella del permesso di soggiorno per tutti. E sono certo che se ciò accadesse, almeno l’ottanta percento degli irregolari andrebbe via dal litorale domizio, alla ricerca di aree del nord Italia e del nord Europa più ricche e dove più facilmente riuscirebbero ad integrarsi». Una specie di lasciapassare, dunque, che consentirebbe agli immigrati di tentare nuove strade, di provare a vivere fuori dall’illegalità, finalmente persone libere e non clandestini, poco più che fantasmi, ma uomini no. Una stoccata, poi, il vescovo di Capua l’ha lanciata all’indirizzo dei centri d’identificazione (i Cie), definiti «dei veri e propri lager». I politici presenti in sala hanno mostrato particolare interesse alle parole del vescovo. Giampiero Zinzi, coordinatore regionale dell’Udc, addirittura, ha fatto sapere che cercherà di portare in parlamento la proposta di monsignor Schettino. Anche l’assessore provinciale al litorale domizio Rosa Di Maio si è detta disponibile ad un’apertura in tal senso. Dopo molti anni caratterizzati da forti liti e continue accuse incrociate, dunque, i soggetti interessati alla questione immigrazione sul litorale domizio sembra stiano provando a percorrere una strada comune per risolvere l’annoso problema. Per una volta, quindi, ha prevalso il buon senso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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