venerdì 9 luglio 2010
Comune, in vendita i beni demaniali
04/07/2010
Enzo Ammaliato Castelvolturno.
Per anni sono stati depredati, occupati abusivamente, utilizzati come discariche di rifiuti d'ogni genere. L'amministrazione comunale di Castelvolturno ha deciso una rivoluzione: li vende. O come si dice in termini giuridici, li "aliena". Si tratta dei suoli demaniali del Comune, quindi dei beni di tutti i cittadini: la pineta, la spiaggia, le campagne che si stagliano lungo tutti i trenta chilometri lineari del centro domiziano. A tal proposito, in municipio da circa un mese si è insediata una specifica squadra, coordinata dall'assessore alle aree demaniali, Antonio Cecoro, e di cui fanno parte dirigenti della provincia di Caserta e della Regione Campania. La normativa cui si fa riferimento per attuare il rivoluzionario piano è una legge regionale approvata lo scorso mese di marzo. Nel dettaglio, la legge prevede l'alienazione di suoli demaniali a privati qualora ci sia un elevato interesse di carattere pubblico, oppure un interesse per la pubblica amministrazione. Tre sono i tronconi su cui il Comune di Castelvolturno punta per applicare questa specifica legge. Il primo riguarda la pineta comunale. Si tratta di circa undici chilometri lineari di alberi di leccio e di pino mediterraneo attualmente recintati e non usufruibili per la cittadinanza. L'intento dell'amministrazione è quello di affidare in concessione varie aree della pineta dove realizzare impianti turistici ecocompatibili. Poi c'è lo spazio demaniale che ricade nell'area dove dovrebbe sorgere il nuovo porto turistico di Pinetamare, e il cui vincolo sta rallentando la partenza dei relativi lavori. Il Comune sarebbe intenzionato a sciogliere gli usi civici sull'area ed alienarla ai costruttori dell'opera portuale. E infine c'è la complicata questione delle abitazioni abusive realizzate proprio su terreno demaniale. La legge per questi immobili non prevede la possibilità di ottenere condoni, ma l'abbattimento totale della costruzione. Ma a Castelvolturno questi immobili sono circa diecimila: un numero enorme, da città metropolitana del sud America. Le aree interessate sono soprattutto quelle di Destra Volturno, Pescopagano e Scatozza. Se il Comune riuscisse a far passare questo provvedimento si aprirebbe quindi la strada per un maxi condono edilizio. Il sindaco, Antonio Scalzone, però, più che di condono preferisce parlare di recupero della legalità. «Per tutti gli immobili abusivi i cui proprietari che non accettassero il piano, sottolinea Scalzone, sarebbe più facile e immediato l'abbattimento o l'acquisizione al patrimonio comunale del bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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