lunedì 31 maggio 2010

«Il coccodrillo non c’è: stop alle ricerche»


31/05/2010

Vincenzo Ammaliato
Un mese e mezzo dopo il primo avvistamento di quello che è stato unanimemente battezzato come il «coccodrillo del lago di Falciano», la gente del piccolo centro dell’ager falernum inizia a mostrare insofferenza nei confronti dell’attenzione mediatica che il caso ha suscitato e, soprattutto, in merito all’ordinanza sindacale che dai primi giorni di aprile vieta l’accesso alla riserva naturale dove si trova lo specchio d’acqua. L’ordinanza È stato lo stesso primo cittadino del Comune alla porte di Mondragone, Giulio Cesare Fava, a far sapere che la prossima settimana potrebbe essere sospesa la specifica e controversia ordinanza. Questo perché l’ultimo avvistamento del rettile risalirebbe a ben tre settimane fa. Dopo quel caso, in zona sono arrivati gli esperti da Roma del Cites (gruppo speciale della forestale) e ben tre squadre di vigili del fuoco specializzate in ricerche palustri. Ma del probabile coccodrillo neanche l’ombra: nessun avvistamento ufficiale, nessuna traccia rilevata lungo le sponde dello specchio d’acqua. I cittadini Intanto a Falciano del Massico aumenta la percentuale di chi ormai non crede più alla presenza del rettile; e quasi tutti i cittadini chiedono la riapertura dell’area. Sulle sponde del lago non ci sono attività turistiche. Ma la zona, prima dell’ordinanza sindacale, era comunque meta soprattutto nei fine settimana di numerosi visitatori, molti dei quali dopo la gita sul lago si recavano nel centro del paese per effettuare delle piccole spese. È quindi il calo degli affari commerciali registrato negli ultimi giorni alla base dell’insofferenza della gente del luogo alla spauracchio «coccodrillo». La riapertura «Chiederò ufficialmente nei prossimi giorni - ha fatto sapere il sindaco Fava - agli uomini della forestale, i risultati delle ultime ricerche. Dopodiché valuterò la possibilità di riaprire il lago ai visitatori». Quindi a breve, oltre agli amanti del relax e ai naturalisti che si recavano abitualmente al lago di Falciano speranzosi di avvistare qualche nutria e il passaggio di grossi uccelli migratori, potrebbe arrivare sulle sponde dello specchio d’acqua della riserva anche il popolo dei curiosi, con tanto di macchina fotografica al collo; tutti pronti per immortalare in uno scatto unico il grosso rettile che dimorerebbe nelle sue acque. In pratica, il coccodrillo di Falciano è pronto entrare nella leggenda. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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