domenica 10 agosto 2008

Castelvolturno, ronde anti-prostitute

28.7.08 È un gruppo formato da una ventina di persone. Appaiono particolarmente determinati e risoluti nel risolvere una volta per tutte il problema della prostituzione di colore che si consuma tutti i giorni e le notti sulla via Domiziana a Castelvolturno. Una zona ormai tristemente famosa non solo per la presenza di numerose prostitute, moltissime delle quali extracomunitarie o dell’est europeo, ma anche per lo spaccio della droga. E spesso i due fenomeni «viaggiano» insieme. In alcuni casi, per raggiungere lo scopo della singolare missione questi giovani non esitano ad utilizzare anche metodi violenti e da squadristi. Affrontano le ragazze di Benin City che vendono sesso ai clienti italiani lungo i marciapiedi della strada litoranea brandendo fascine di rami secchi e cinture dei pantaloni, ma non si tratta di giovani bulli annoiati o di razzisti di periferia: sono connazionali delle stesse lucciole. È l'associazione «Immigrati Nigeriani in Campania» che ha iniziato da un paio di giorni nel territorio di Castelvolturno una vera e propria crociata contro le prostitute nigeriane. E per riuscirci hanno organizzato delle vere e proprie ronde. Appena individuata una prostituta di colore inchiodano le autovetture ed escono velocemente dagli abitacoli circondandola. Urlano e minacciano la donna «Lascia la strada o farai una brutta fine» le dicono. E in alcuni casi partono anche calci e ceffoni. «Proviamo ormai da molti anni a dialogare con queste nostre sorelle che sbagliano e che gettano discredito sull'intera comunità di nigeriani, ma finora non abbiamo ottenuto alcun risultato» ha detto Teddy Egonwman, il presidente dell'associazione dei nigeriani. «Dobbiamo aiutare le forze dell'ordine e le istituzioni italiane - ha continuato il presidente dell'associazione - a liberare una volta per tutta la via Domiziana dalla prostituzione, e se serve useremo anche le maniere forti». Brutta aria, quindi, per le prostitute nigeriane della Domiziana. (Vincenzo Ammaliato, Il Mattino, www.ilmattino.it)

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