giovedì 24 novembre 2011

Scuola inagibile, chiuso plesso a tempo indeterminato


Vincenzo Ammaliato. Quando la cattiva amministrazione della Cosa pubblica arriva a colpire i cittadini più indifesi, quando a pagare il conto più salato sono i bambini. Castel Volturno, oramai ha superato abbondantemente l’asticella della decenza e l’opera dei suoi amministratori passati e presenti non ha più l’alone del beneficio del dubbio. Ieri l’ultimo atto in ordine di tempo di quello che appare come un film dai toni grotteschi: l’ordinanza comunale di sospensione delle attività scolastiche alla scuola elementare di Pientamare, a causa delle scarse, se non assenti, misure di sicurezza. Sospensione, peraltro, che non ha una data precisa. I dirigenti del municipio hanno preferito affidarsi alla locuzione latina “sine die” per certificare che non sanno quando riusciranno a risolvere l’ennesimo problema, che si potrebbe trascinare addirittura fino alla fine dell’anno solare. In pratica, una sorta di Vacanze di Natale anticipate per gli alunni del II circolo. Tutto è cominciato (si fa per dire) con l’arrivo dei vigili del fuoco alla struttura di via Acacie, nella località di Pinetamare a inizio settimana. I pompieri hanno eseguito un’accurata ispezione alla fine della quale hanno certificato le inadempienze della struttura e comunicato al Comune litoraneo il referto e l’ingiunzione di chiusura del plesso. In pratica, un atto dovuto l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche firmata ieri, che di fatto, da oggi, fa restare a casa circa seicento bambini della scuola dell’obbligo. Piccoli alunni, peraltro, per i quali al momento non ci sono destinazioni alternative. Negli uffici del Comune, subito dopo che è scoppiato il problema hanno iniziato a cercare delle soluzioni per risolvere la delicata questione. Le uniche due percorribili, al momento, appaiono quelle di accorpare temporaneamente i bambini delle elementari nell’istituto Giuseppe Garibaldi che ospita le medie (e in questa circostanza lo stabile passerebbe ad avere milleduecento alunni, decisamente troppi, e in ogni caso si dovrebbero organizzare doppi turni); oppure nello stabile che ospita le scuole superiori, l’ex palazzo di cristallo. Ma quest’immobile è affidato all’Isis e sembra ci siano resistenze da parte dei suoi dirigenti ad un’opzione del genere. Peraltro, la manutenzione al plesso di viale Acacie, non è certo quando inizierà, né chi se ne dovrà occupare. Il municipio del centro litoraneo è a un passo dal dichiarare il dissesto finanziario e nelle casse non ci sono fondi per alcuna attività. Lo stabile, poi, è oggetto insieme ad altri immobili della transazione Stato-Coppola. I costruttori dell’omonimo Villaggio l’avrebbero dovuto consegnare al demanio, come prevedeva la transazione stessa, in buono stato e con l’adeguamento strutturale alle norme vigenti. Evidentemente tutto questo non è stato fatto. Insomma, una vera e propria baraonda, dove a pagare il disagi maggiori sono seicento bambini della scuola dell’obbligo, per i quali questo sostantivo appare decisamente un’amara beffa. @RIPRODUZIONE RISERVATA IL MATTINO 24/11/2011

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...ancora cronaca di Pinetamare ! quando finirà ? e perchè devono pagare sempre gli onesti cittadini ? e i bambini !
Vergogna vergogna vergogna.
Ms

Anonimo ha detto...

la scoperta dell'acqua calda.... Devono arrestare tutti compresi voi che fate finta di fare notizia.... Vergognatevi........ E' il vostro paese e lo trattate male.... Dovete stare peggio... Solo questo vi meritate!