sabato 14 agosto 2010

Boom di nascite, la cicogna preferisce il solleone


Vincenzo Ammaliato Castelvolturno.
25 parti in un giorno alla clinica Pineta Grande
Venticinque cicogne in un giorno, straordinari in ginecologia, due parti gemellari, e il personale del nido impegnato ad allestire incubatrici e cullette per fare spazio ai nuovi arrivati. Tutto in meno di 24 ore - mercoledì scorso - forse le più lunghe mai viste qui, alla clinica «Pineta Grande». E dire che l’agenda della mattinata prevedeva tutt’altri numeri: in programma nella struttura sanitaria di Castelvolturno c’erano appena sei parti cesari. Una dopo l’altra, poi, sono arrivate al pronto soccorso del nosocomio domiziano decine di gestanti, tutte con i sintomi evidenti di un parto imminente. Ed è iniziato così il tour de force per l’équipe di dodici medici e diciotto infermieri del reparto di ginecologia, diretto dal primario Stefano Palmieri e dal suo collaboratore Vincenzo Mauriello. Subito dopo è stata la volta del nido e del reparto di terapia intensiva neonatale che ha ospitato cinque neonati, (di cui uno, nato prematuro, non ce l’ha fatta): coordinato dal primario Lucio Giordano, il pool di medici e di infermieri si è preso cura dei 25 pargoli appena venuti alla luce. Per loro sono state tirate fuori addirittura delle culle d’emergenza, presenti nei depositi della struttura sanitaria e che non erano mai state utilizzate prima. Soddisfatto dell’evento e dei numerosi fiocchi, 14 azzurri e 11 rosa, comparsi tutti insieme alle porte delle stanze del reparto di ginecologia, il presidente della società che controlla la clinica «Pineta Grande», Vincenzo Schiavone: «La nostra struttura - ha sottolineato Schiavone - si caratterizza per le prestazioni sanitarie legate alle emergenze. Questo soprattutto in un’area, come quella del litorale Domizio, non adeguatamente servita da strutture pubbliche. È chiaro che quegli interventi legati alla nascita di una nuova vita ci offrono sempre stimoli per continuare il nostro lavoro con la professionalità e la dedizione alla cura del paziente che ci contraddistinguono». E di stimoli con venticinque nuovi nati in un sol giorno certamente non mancano. Dal primo gennaio del 2010 a fine luglio, i bambini nati alla clinica «Pineta Grande» sono stati 532. Mentre 844 sono quelli nati nel corso di tutto il 2009. Decisamente un territorio «prolifico» quello del litorale domizio, che va in controtendenza con il resto d’Italia e d’Europa. E un impulso alle nascite, almeno nella zona, lo ha dato la forte presenza di immigrati: secondo dati elaborati dalla stessa struttura sanitaria, circa il venti per cento dei nati alla clinica «Pineta Grande» ha almeno uno dei due genitori di nazionalità straniera. L’unico dato negativo, che i medici e il personale della clinica riscontrano, è, purtroppo, quello degli abbandoni: molti neonati infatti, tutti figli di stranieri, vengono lasciati nella struttura sanitaria. Ogni anno in media, dicono i medici, almeno dieci neonati vengono abbandonati dai genitori nelle culle della clinica. Quasi per tutti, fortunatamente, l’affido a famiglie che ne fanno richiesta è pressoché immediato grazie ai continui rapporti esistenti fra i dirigenti della clinica e il Tribunale per i minorenni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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